Honda: CRF250M, Urban Motard per tutti

Honda: CRF250M, Urban Motard per tutti
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La Casa dell'ala dorata parte dalla base dell'apprezzata dual-purpose 250L per dare vita ad una Supermotard versatile ed accessibile, a suo agio nell'uso sportivo quanto in quello urbano
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12 aprile 2013

Forse ce l'aspettavamo, forse no, fatto sta che questa CRF250M Supermotard (o Supermoto, per dirla più correttamente all'anglofona) che Honda ci propone partendo dalla base della CRF250L appare particolarmente riuscita sia tecnicamente che dal punto di vista dell'estetica. Fattore importante per una moto che, come specifica la stessa Honda, è concepita per essere sfruttata anche in città da chi desidera distinguersi un po' dai mezzi un po' troppo urban. Un mezzo accessibile che possa avvicinare al motociclismo i meno esperti ma risultare allo stesso tempo accattivante per i più esperti che desiderano un mezzo agile, divertente e allo stesso tempo pratico.

 

Direttamente derivata dalla CRF250L, la M propone un assetto più basso di 20mm grazie ai cerchi da 17" in lega con raggi in acciaio calzanti pneumatici prettamente stradali (110/70-17 all’anteriore e 130/70-17 al posteriore) e alla taratura più rigida e controllata delle sospensioni. Che, per inciso, sono costituite da una forcella con steli rovesciati da 43mm e monoammortizzatore con leveraggio progressivo Pro-Link; entrambi Showa ed entrambi non regolabili. Più potente la frenata - qui ce lo si può permettere, viste le variazioni di cui sopra - con un freno a disco anteriore da ben 265mm (pinza a due pistoncini) ed un posteriore da 220.

 

Il telaio è una semi-doppia culla perimetrale in tubi d'acciaio a sezione ovale, con telaietto reggisella sempre in acciaio imbullonato. Il bel forcellone è un pressofuso d'alluminio, con tendicatena in estruso di alluminio. Le misure contano un interasse di 1.446 mm, inclinazione cannotto di 25°45’ e avancorsa di 71 mm. La sella è a soli 855 mm e il peso con il pieno di benzina, in ordine di marcia, è di 145 kg.

 

Telaio e motore della CRF250M derivano direttamente dalla 250L
Telaio e motore della CRF250M derivano direttamente dalla 250L

Il propulsore è invariato rispetto alla CRF250L: superquadro (76x55 mm) e con rapporto di compressione non troppo elevato (10,7:1) può godere di un'erogazione equilibrata e lineare su tutto l'arco dei giri, arrivando ad erogare un filo più di 23cv a 8.500 giri e 22Nm di coppia a 7.000 - valori che non vi faranno battere forte il cuore ma più che sufficienti per divertirsi. Variati naturalmente i rapporti finali, con una corona da 39 denti che si accorda meglio al diverso diametro degli pneumatici ma anche all'impiego più stradale, con trasferimenti extraurbani, a cui è destinata la CRF-M.

 

Completano il quadro l'iniezione elettronica PGM-FI, la presenza di un contralbero per ridurre le vibrazioni e una trasmissione con cambio a sei rapporti particolarmente curata nella robustezza per garantire la resistenza anche all'uso più sportivo. CRF-M è Naturalmente omologata Euro3, con sonda lambda accoppiata ad iniezione secondaria d'aria e scarico catalizzato. I 7,7 litri di capienza del serbatoio dovrebbero garantire autonomie superiori ai 250km grazie a consumi particolarmente contenuti.

 

Qui da noi (dove sarà evidentemente guidabile con patente A2) arriverà ad inizio estate, nella sola colorazione rosso/nero con cerchi neri che vedete in foto,  ad un prezzo ancora da definire ma che possiamo tranquillamente ipotizzare non distante da quello della CRF250L da cui deriva.

 

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