HAT 2022 Sanremo Sestriere: 580km NO STOP in 24h con le Tiger. Buio, freddo, alta quota!

Buio, freddo, alta quota! 580 chilometri in 24 ore di puro godimento motociclistico per il dream team di Moto.it. Ecco cosa è successo
12 settembre 2022

Buio, freddo, alta quota! 580 chilometri in 24 ore di puro godimento motociclistico per il dream team di Moto.it.
Parlo ovviamente del Tiger Team e della HAT 2022 Sanremo Sestriere, l'evento offroad più atteso dell'anno (oltre 400 moto provenienti da 14 Paesi). Il Tiger Team di Moto.it, nato da una fantastica iniziativa di Triumph Italia, è composto dai due lettori che avete conosciuto alla HAT Pavia Sanremo (li trovate alla fine del video), Andrea e Marco.
Con loro il dakariano Luca Viglio, il collaudatore Metzeler Antonio Mancuso e il sottoscritto. Cinque piloti per cinque Tiger: quattro 900 Rally e una 1200 Rally Pro, tutte personalizzate nella grafica del team. Gommate Metzeler (Karoo Extreme per i lettori, Karoo Street per gli altri) hanno affrontato le tante insidie del lunghissimo percorso Classic della HAT 2022 Sanremo Sestriere. Un itinerario bellissimo, che ci ha portati da Sanremo su fino alle Alpi Liguri e alle vette del cuneese. I ragazzi hanno mostrato un grande affiatamento sia tra di loro, che con le moto.
Nessun problema, zero cadute. E questo su un percorso così impegnativo, costellato di sassi, rocce e tratti fangosi è un grandissimo traguardo.

Il team sul Colle delle Finestre
Il team sul Colle delle Finestre

Le difficoltà non ci hanno fermato

580 km in 24 ore con tantissima pioggia il sabato, qualche ora di riposo nel sacco a pelo durante la notte e una domenica stellare. Lunga, faticosa, ma col sole e con panorami assurdi da quanto sono belli. Uno su tutti: il Colle delle Finestre e la galleria dei Saraceni, con quei costoni di roccia a 2.000 metri che fanno sembrare così piccole le nostre 5 Tiger.

Prima tappa da Sanremo a Boves. 250 km con panorami stupendi e tantissima pioggia. Colle Melosa, Rifugio Grai, Cima Marta, Sanson, Galleria del Garezzo, Pieve di Teco, Ormea, Frabosa, Prato Nevoso e Boves.
Seconda tappa con l'alba che nasce, accompagnandoci in alta quota, tra foreste avvolte ancora dal silenzio della notte. Le moto inglesi sono state meravigliose. Zero problemi (e zero forature...) e la HAT 2022 non è stata mica una passeggiata.
Comode come delle grandi tourer, equilibrate in fuoristrada. Consumi di circa 19,5 km/l per la 900 e 17,4 per la 1200. La grande Tiger è una moto unica. Unica con così tanti cavalli (150), il 21 davanti e il cardano dietro. In fuoristrada mi ha fatto divertire parecchio, persino oggi con le Karoo Street che non hanno un tassello vero, ma sul fango sono state oneste e valide sul resto del tracciato.
Ma i veri protagonisti sono stati i ragazzi del Tiger Team. Affiatati, sempre pronti a ridere, a prendere freddo e guidare per ore al buio sotto la pioggia. E senza cadute. Potevano dormire in albergo. Hanno scelto la terra e il sacco a pelo. Fantastici i lettori Andrea e Marco. Immensi Luca e Antonio, che mi hanno affiancato.
Un saluto a tutti gli appassionati che abbiamo incontrato e che hanno reso ancora più speciale la nostra HAT. Grazie a tutti, a partire da Triumph Italia, HAT Series, Metzeler e Motoit. Purtroppo è già finita, ma ci vediamo l'anno prossimo!

L'arrivo: Tiger Team al completo!
L'arrivo: Tiger Team al completo!

Il percorso

I motociclisti si sono impegnati sui tre percorsi, Extreme (790 km), Classic (580) e Discovery (490). Una moltitudine di appassionati veri dell’avventura, a cavallo di moto super preparate così come di anziane adventure degli anni ‘80/’90. Nuvole minacciose hanno accompagnato i team lungo i percorsi e spesso una pioggia battente ha fatto indossare le cerate. Al ristoro centrale di Boves, sempre magistralmente organizzato, questa volta si è optato per una struttura coperta che ha dato giustamente un po' di comfort a tutti. Ma l’alba di domenica ha subito fatto capire che il meteo si stava mettendo al meglio e il prosieguo sarebbe stato indimenticabile. I percorsi hanno portato i partecipanti a Sestriere da strade diverse, chi dalla Galleria dei Saraceni in Alta Val di Susa, chi direttamente dal rifugio del Fraiteve proprio sopra il villaggio di arrivo che ha presentato una impegnativa discesa con un dislivello di 700 mt in 5 km.


Andrea Perfetti

Editing di Luca Catasta
Foto di Massimo Di Trapani e Fotografica Sestriere

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