EICMA 2013: Tacita T-Race

EICMA 2013: Tacita T-Race
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Il giovane marchio italiano ha presentato al Salone tre modelli da fuoristrada, tutti a propulsione elettrica, con base comune T-Race e definizione cross, enduro e rally. Più un carrello porta moto con pannelli fotovoltaici
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
9 novembre 2013

 Tacita è nata nel 2009, ha sede a Torino ma è in Valle D'Aosta, nell'Incubatore di Imprese Pepinières di Aosta, che è nata la sua prima moto elettrica. Tacita è il nome della dea latina del silenzio, ma nell'ambiente del fuoristrada è una moto che a modo suo vuole fare rumore. La T-Race ha partecipato al Merzouga Rally del 2012, prima moto elettrica a farlo, e in occasione di Eicma 2013 è arrivata la presentazione della versione di serie da essa derivata. Che è stata declinata in tre varianti: T-RC da cross, T-RE da enduro e T-RR da rally.

Esteticamente accattivante, T-Race è costruita con ecoplastiche e può essere trasportata con un innovativo carrello porta moto rivestito da pannelli fotovoltaici in grado di alimentare anche altri servizi.
Passando alla descrizione tecnica, il motore della T-Race è raffreddato a liquido, come il controller, ed eroga una potenza di picco di 36 cavalli  (9 kW nominale) e una coppia di 60 Nm. Gli accumulatori Li-po adottati sono attualmente i più vantaggiosi grazie ai lori 167 Wh per chilo di peso e sono garantiti per 2.000 cicli di ricarica. La T-RC cross 3.3 ha capacità massima di 3.3 kWh, richiede da 1 a 3 ore di ricarica a seconda del sistema utilizzato e l'autonomia varia da 20 minuti a un'ora. Che si estende del 25% per la versione di capacità 4.0. 
La T-RE enduro ha capacità di 5.3 kW e autonomia che varia da 30 minuti a 2 ore. La T-RR rally sale a 10.6 kWh di capacità portando l'autonomia da 1 a 4 ore.

Due le modalità di potenza: Eco e Sport, e si arriva a una percorrenza di circa 100 km su percorsi tecnici. La funzione Reserve Power si attiva quando la carica residua è al 20% riducendo la potenza. Ha cambio a 5 rapporti e frizione a comando idraulico, il telaio in acciaio al cromo molibdeno è integrato da una struttura posteriore autoportante in alluminio. La moto ha mozzi ricavati dal pieno, cerchi DID da 21 e 18 pollici, forcella Marzocchi Shiver, piastre ricavate dal pieno in Avional, mono posteriore Ohlins (entrambe le sospensioni offrono 300 mm di escursione ruota) e fari a led. Il disco anteriore misure 270 mm e 230 mm quello posteriore. La piastra para motore è in alluminio e le “plastiche” sono in realtà costruite in fibra di lino e bio resine. Per essere a impatto zero il più possibile.
I pesi e i prezzi delle diverse varianti non sono stati comunicati.

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