Ducati Scrambler Desert Sled Earle Alaskan, quando "enduro" fa rima con "Ducati"

Ruota da 21", serbatoio in alluminio, sospensioni maggiorate e un look quasi dakariano
30 luglio 2018

Alex Earle, designer di Volkswagen America, quando non è impegnato a disegnare mezzi a quattro ruote si dedica alle proprie moto per passione. Dalla sua matita è infatti nata la Ducati Scrambler Desert Sled Earle Alaskan,  che dai tratti in grafite è diventata realtà. La base di partenza è la Ducati della gamma Scrambler più votata all'off road, e da lì l'americano ha lavorato per creare qualcosa di più estremo e maggiormente performante nei percorsi più difficili. A guardarla bene, non ci sono molti dettagli estetici che la leghino alla moto di Borgo Panigale. Della Desert Sled originale si riconoscono solo il tipico propulsore bicilindrico e il forcellone.

Il serbatoio che riporta la scritta Earle, con un carattere molto simile a quello della Nasa, è in alluminio lavorato a mano e ha una capacità maggiorata rispetto a quello standard, e insieme al faro tondo ricorda un po' il look delle vecchie “mono” che negli anni '80 conquistarono l'Africa. La sella è monoposto: il passeggero, effettivamente, non è raccomandabile nelle escursioni sui terreni accidentati del nord estremo del continente Americano; prendono posto, però, due pannelli a cui attaccare delle valigie.

Per aumentare l'autonomia, oltre al serbatoio maggiorato, il designer americano ha posto sotto alla sella un ulteriore serbatoio, con il bocchettone proprio dietro alla sella stessa, un po' come nelle gloriose Africa Twin Marathon.

A completare queste modifiche rivolte a chi vuole praticare rally, è stata installata una ruota anteriore da 21 pollici, l'escursione della forcella è stata incrementata di 3 cm, e sono state installate delle barre tubolari a protezione del motore.

Purtroppo non ci è dato sapere il costo delle modifiche apportate, ma non ci dispiacerebbe vedere un bel kit da installare sulle Desert Sled di serie.