Ducati Panigale 899, ha debuttato a Francoforte

Ducati Panigale 899, ha debuttato a Francoforte
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
La carta d'identità della media supersportiva recita 148 cavalli per 169 kg, ma soprattutto un prezzo molto più abbordabile della sorella maggiore
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
9 settembre 2013

 E' il salone di Francoforte, nell'ambito della Volkswagen Group Night l'inusuale palcoscenico su cui Ducati ha scelto di far debuttare stasera la sua sportiva media. Quella 899 già spiata nelle scorse settimane, che replica i concetti della 1199 in chiave più umana e sfruttabile pur mantenendo prestazioni di assoluto rilievo.

 

Il nuovissimo motore Superquadro di 898 cc si presenta con valori di alesaggio e corsa di 100 x 57,2mm, studiati per offrire il compromesso ottimale fra potenza massima (valore dichiarato in 109 kW/148 cv a 10.750 giri) e coppia ai medi regimi (valore massimo di 10,1 kgm a 9.000 giri). La gestione elettronica è completamente mutuata dalla sorella maggiore, con acceleratore ride-by-wire, ABS con tre diversi livelli d'intervento, controllo di trazione DTC (Ducati Traction Control), controllo del freno motore (EBC) e cambio rapido DQS. Tutte le funzionalità sono integrate nei riding modes che qui, a differenza della 1199, non integrano il controllo elettronico delle sospensioni.

 

Le valvole sono da 41,8 e 57,2 mm rispettivamente per aspirazione e scarico, comandate da bilancieri contraddistinti da finitura superficiale DLC - pare superfluo specificare come il comando della distribuzione sia di tipo desmodromico. L'alimentazione è a cura di corpi farfallati a sezione ellittica (introdotti per la prima volta sulla produzione di serie proprio da Ducati, con la 1098) con diametro equivalente di ben 62 mm

 

Il propulsore mantiene naturalmente funzione portante, con telaio monoscocca anteriore e forcellone bibraccio posteriore in alluminio. Una soluzione meno raffinata dello splendido monobraccio montato sulla 1199, ma sicuramente efficiente nel processo di contenimento di costi che determina un prezzo finale di 15.790 €, inferiore di quasi 4.000 € rispetto alla sorella maggiore.

Il propulsore, che mantiene un angolo fra i cilindri di 90°, è stato ruotato all'indietro di 21° come sulla 1199, offrendo una ripartizione dei pesi ottimale fra avantreno e retrotreno di 52/48. Il cannotto di sterzo è inclinato di 24°, con avancorsa di 96mm. Il comparto sospensioni conta su una forcella Showa BPF da 43 mm e su un monoammortizzatore Sachs, entrambi naturalmente completamente regolabili. La 899 è dotata di cerchi da 3,5 pollici all’anteriore e 5,5 pollici al posteriore calzanti pneumatici bimescola Pirelli Diablo Rosso Corsa nelle misure 120/70ZR17 all'anteriore e 180/60ZR17 al posteriore.

 

Colorazioni disponibili: Arctic white con cerchi rossi oppure il tradizionale Rosso Ducati con cerchi neri.

  

 

In occasione del Salone di Francoforte è stato Claudio Domenicali, AD Ducati, a tenere a pubblico battesimo la nuova arrivata della famiglia Panigale.
«Per me è un grande onore essere qui in qualità di CEO dopo 22 anni di appartenenza a Ducati. Dopo i primi dodici mesi di Audi posso affermare che condividiamo molti valori, e che tutti a Borgo Panigale sono felici di questa unione. La nuova 899 Panigale è una Superbike midrange utilizzabile su strada con una buona ergonomia, pur condividendo il design della 1199 capace di vincere diverse gare»

 

Ulrich Hackenberg, DT e Sviluppo Audi, non si è fatto pregare per commentare la nascita della nuova sportiva.
«E' una moto fantastica - una grande emozione regalataci da Ducati. Ducati ed Audi sono insieme ormai da un anno, periodo in cui abbiamo raccolto grandi successi e tante emozioni grazie a moto emozionanti. Quest'anno ha visto lanci emozionanti: la nuova famiglia Hyper, la Panigale 'R' e ora una nuova moto eccezionale. Ducati è un brand fantastico, che può vantare tante competenze; con Audi ci può essere un grande scambio d'informazioni, soprattutto su materiali quali fibra di carbonio e alluminio. Per non parlare della rete servizi e assistenza alla guida che diventeranno sempre più importanti anche per le moto. Lo sport? In MotoGP abbiamo ancora un po' di compiti a casa da fare per arrivare ad essere una squadra vincente, ma è solo questione di tempo…»