Dainese D-Air: il botto che ti salva!

Dainese D-Air: il botto che ti salva!
  • di Alfonso Rago
Più rapido del frullare d’ali di un colibrì o di un battito di ciglia: gli bastano pochi millisecondi per attivarsi, e sono quelli che salvano la vita. Dainese presenta con Andrea Iannone l’ultima frontiera della protezione
  • di Alfonso Rago
8 ottobre 2012

Sono solo 80 i millisecondi che passano tra l’impatto con un ostacolo ed il manifestarsi dei suoi effetti devastanti. Un arco di tempo minimo, impercettibile dai nostri sensi, ma allo stesso tempo abbastanza ampio per poter immaginare di realizzare un accessorio capace di offrire sicurezza e protezione grazie all’elettronica ed ai suoi prodigiosi tempi di reazione

 

Dalle piste alle strade di tutti i giorni

Il sistema Dainese D-Air Street - che conferma il marchio vicentino nel ruolo di riferimento per sperimentazione ed innovazione nel campo della sicurezza dinamica - protegge pilota e passeggero nell’uso stradale, intervenendo nel caso di impatto di una delle due ruote contro ostacoli fissi o in movimento, seguita da caduta del pilota, e nei casi di scivolamento.

 

D-Air è una protezione basata su un sistema airbag, che negli incidenti più violenti si attiva in un totale di 45 millisecondi, ben al di sotto della soglia di 80ms indicata come limite per un efficace intervento. Funziona senza alcun collegamento fisico con il mezzo ed è composto da un sistema installato sulla moto (M-kit) che si interfaccia con quello posto nella giacca (J-kit).

 

Questa architettura consente una rapida risposta all’urto ed una protezione efficace durante tutta la dinamica dell’incidente. Il cuore del sistema, suo cervello pulsante, è l’algoritmo di attivazione, che elabora i dati in arrivo dal veicolo da parte dei cinque sensori integrati nell’hardware di sistema; quando l’algoritmo identifica le condizioni d’incidente previste, lancia il segnale di attivazione al J-kit, che provvede al gonfiaggio dei due generatori di gas. E salva la vita.

 

Iannone, che botto!

La dimostrazione pratica del funzionamento di D-Air è avvenuta al Dainese Store di Roma, con un testimonial importante: preceduto da una presentazione tecnica del sistema, Andrea Iannone, pilota in gara nel mondiale Moto2, ha indossato il gilet ed ha simulato un incidente. L’esplosione delle bombole di gas, il gonfiaggio istantaneo dell’air bag ed il suo sorriso al pubblico sono stati il miglior spot promozionale per un sistema che promette davvero di cambiare in meglio la vita ai motociclisti ed agli scooteristi che ogni giorno si trovano ad affrontare - non sempre uscendone vincitori - le insidie del traffico urbano ed extracittadino.

 

«Il progetto, partito oltre dieci anni fa, è finalmente al traguardo» ci ha detto Vittorio Cafaggi, Corporate Development Manager di Dainese. «D-Air protegge torace e schiena, e copre anche le clavicole: paragonato ai classici paraschiena, aumenta del 75% l’efficacia rispetto ad un livello 2. Per verificane l’affidabilità, abbiamo percorso oltre 150.000 km e superato 800 test singoli, tra cui 32 crash test per la conformità agli standard ISO 13232. Ed abbiamo anche la certificazione TUV SUD, che attesta il valore del prodotto».

 

Il sistema D-Air Street, ormai nel listino Dainese, comprende l’M-kit da applicare al veicolo (la rete di installatori autorizzati formata dall’azienda veneta è presente su tutto il territorio nazionale) e il J-kit, applicabile al gilet o alla giacca in Gore-tex; i prezzi non sono proprio popolari, visto che per il sistema completo nella sua massima espressione occorre mettere sul piatto oltre 2.000 euro. Ma, come si dice, la sicurezza non ha prezzo.

 

E forse per la prima volta, non possiamo non trovarci d’accordo con la saggezza popolare.

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