Coronavirus: Honda ferma due stabilimenti in Cina

Coronavirus: Honda ferma due stabilimenti in Cina
Luciano Lombardi
Nonostante non si trovino nell'epicentro dell'epidemia, il produttore giapponese ha deciso la temporanea chiusura di quelle che sono tra le sue principali fabbriche sul territorio cinese, rappresentando, insieme, quasi la metà della sua produzione nel Paese
29 gennaio 2020

Centotrentadue morti, quasi seimila contagi accertati e poco più di novemila casi sospetti. Mentre i sopravvissuti già dimessi dagli ospedali sarebbero poco più di cento.

E' questa l'istantanea del Coronavirus in Cina nel momento in cui scriviamo.

Mentre altre cifre mostrano una fase di rallentamento della sua diffusione, il mondo dell'industria corre ai ripari.

Emblematico è il caso di Honda Motor Company che, ieri, ha annunciato che due delle sue fabbriche cinesi resteranno chiuse fino al 9 di febbraio.

Si tratta, in realtà, di un prolungamento della fase di stop alla produzione che il colosso di Tokyo aveva già programmato in occasione delle festività cinesi per il Capodanno.

Ll'aggravarsi della situazione sanitaria nel Paese ha spinto, quindi, vertici dell'azienda ad allungare il periodo di chiusura.

I due impianti interessati sono gestiti dalla Sundiro Honda Motorcycle Company, una filiale cinese del gruppo Honda con sede a Shanghai, ma non si trovano a Wuhan, nella provincia di Hubei, epicentro dell'epidemia.

In totale, le due fabbriche hanno un volume di produzione di circa 850 mila motociclette all'anno e, insieme, rappresentano oltre il 40 per cento della produzione totale Honda in Cina.