Honda CB 500 Super Four: quattro cilindri da 80 CV, frizione automatica ed estetica retro futurista

Svelata ufficialmente in Cina la nuova CB 500 Super Four con motore 4 cilindri completamente inedito da 502 cc e 80 CV. Debuttano anche l'e-clutch di seconda generazione e un telaio completamente riprogettato per una moto tesa tra passato e futuro
23 settembre 2025

Honda ha spiazzato tutti alla fiera CIMA 2025 presentando la nuova CB 500 Super Four, una moto che ridesta l'attenzione su uno schema motoristico il quattro cilindri in linea di media cilindrata. Contrariamente alle aspettative di un semplice aggiornamento della vecchia CB 400, la Casa giapponese ha sviluppato un progetto completamente nuovo ed ha deciso di mostrarlo per la prima volta in Cina.

Il motore quattro cilindri da 502 cc rappresenta una svolta tecnica notevole: secondo le fonti presenti alla fiera, eroga 80 cavalli, una potenza significativamente superiore ai 56 CV del precedente 400cc con sistema V-Tec.

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Motore inedito e prestazioni al vertice

Honda non si è limitata ad aumentare l'alesaggio o la corsa del vecchio propulsore: ha sviluppato un quattro cilindri completamente nuovo che punta a dominare il competitivo mercato cinese. Con 80 CV, nessun altro motore in linea attualmente disponibile in questa cilindrata raggiunge prestazioni simili. Il nuovo propulsore si presenta con un sistema di scarico 4 in 1 dal collettore finemente curvato, segno di un progetto che non scende a compromessi sulle prestazioni ma non ha per nulla lasciato in secondo piano lo stile. Ciò che colpisce infatti è anche l'estetica che richiama - come sempre con le Super Four, ma ancor con più enfasi - il periodo d'oro delle quattro cilindri giapponesi. Se le forme sono anni Ottanta i dettagli sono però super moderni e si intravedono segnali della moderna tecnologia con un connubio molto interessante.

E-Clutch di seconda generazione

Con la CB 500 Super Four debutta anche la seconda generazione della frizione elettrica Honda, un'evoluzione significativa del sistema introdotto nel 2024. A differenza della versione attuale montata sui 650 cc europei, questa nuova unità è posizionata sul lato sinistro rivolto verso il pilota.

Le migliorie sono evidenti nel design più compatto e nel peso ridotto rispetto ai 2 kg precedenti, ma c'è anche la capacità di cambiare marcia automaticamente anche se per ora solo in scalata. Un passo avanti importante verso la guida semiautomatica.

Anche il telaio è stato completamente ripensato. Pur rimanendo in acciaio, abbandona la classica doppia culla per una struttura che non svolge più funzione portante, promettendo un peso significativamente inferiore ai circa 200 kg della vecchia CB 400.

La componentistica fa un salto di qualità notevole:

  • Forcella Showa USD 
  • Pinze freno Nissin ad attacco radiale
  • Forcellone in alluminio

Un equipaggiamento che segna come una naked dal sapore ormai vintage sia diventata invece una moto molto moderna.

C'è anche la sportiva: CBR 500 Four

Honda non si è fermata alla naked: a CIMA ha presentato anche la CBR 500 Four, versione sportiva carenata che condivide la stessa base tecnica ma abbandona un design evocativo per abbracciare uno stile contemporaneo in tutto per utto. Una mossa strategica per coprire entrambi i segmenti con la nuova piattaforma. I comandi richiamano i modelli internazionali attuali, abbandonando lo stereotipo dei modelli cinesi economici. Le funzionalità elettroniche dovrebbero essere numerose, altro elemento cruciale per il mercato locale.

La vedremo ad EICMA?

Al momento non sembra ci siano piani per portare questi modelli in Europa. Il lancio è previsto per il 2026 esclusivamente in Cina, mercato strategico dove connettività e tecnologia rappresentano fattori decisivi d'acquisto. Tuttavia, considerando l'investimento tecnico sostenuto per sviluppare motore, telaio e frizione completamente nuovi, sarebbe sorprendente se Honda non valutasse un'espansione internazionale del progetto valicando i confini asiatici.

Di certo la CB 500 Super Four dimostra in primis quanto la Casa giapponese prenda sul serio il mercato cinese e quanto sia disposta a innovare per conquistarlo. Resta da vedere se questa piccola rivoluzione tecnica rimarrà confinata alla Cina o se, come spesso accade, finirà per influenzare anche le strategie globali di Honda. In tutta sincerità non ci dispiacerebbe affatto vederla dal vivo al prossimo EICMA. Voi che ne dite?

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