Casco in testa, ben allacciato!

Casco in testa, ben allacciato!
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Non potevamo che iniziare con il celebre motto del nostro Nico questa chiacchierata sull’utilizzo dei caschi da moto, prendendo spunto da una singolare iniziativa dei poliziotti motociclisti della prefettura francese di Morbihan
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
9 gennaio 2013


L’autorevole quotidiano francese Le Figarò riporta la notizia che i poliziotti motociclisti della cittadina di Vannes, nella prefettura bretone di Morbihan, hanno fatto valere il diritto di rifiutarsi di effettuare il loro servizio di pattugliamento in moto, per motivi di sicurezza. Più specificamente, i “flic” motociclisti rifiutano di lavorare con in testa caschi utilizzati quotidianamente dal 2007/2008 ad oggi, e naturalmente non sono mai stati oggetto di alcuna manutenzione, quindi con interni ormai consunti e non più perfettamente aderenti, e pure con visiere in pessimo stato: secondo il segretario dipartimentale dell’SGP (il locale sindacato del corpo di polizia), attualmente solo 4 caschi su 19 sarebbero ancora a norma. Insomma, gli agenti in moto ritengono giustamente di essere poco protetti, quindi hanno lasciato le loro moto in garage, effettuando i servizi di pattugliamento zonale in auto. Naturalmente la cosa ha suscitato un certo scalpore, e a quanto pare tutti i caschi obsoleti (con più di cinque anni) stanno per essere sostituiti: il loro costo, secondo un dirigente della prefettura locale, varierebbe da 1.000 a 1.400 euro, una volta equipaggiati con radio e grafiche adeguate.


Stati Uniti

In Illinois, Iowa e New Hampshire si può tranquillamente viaggiare alla “Easy Rider”: bandana in testa, e via. In altri 28 Stati, invece, vigono leggi differenziate per età, obbligando all’uso del casco solo fino al compimento del 18° anno

Sempre per rimanere in argomento, nonostante sia ormai stato ampiamente acclarata l’importanza del casco per salvare le nostre vite, è noto che ancora oggi l’obbligatorietà di indossarlo non sia stata digerita proprio da tutti. In particolare negli Stati Uniti, dove sono ancora in tanti a pensare che la cosa non debba essere imposta per legge, ma lasciata alla discrezionalità individuale (un po’ come le cinture di sicurezza, da noi…). Laggiù, in quel grande Paese dove del resto si vendono normalmente armi da guerra come fossero giocattoli, le cose ad oggi funzionano così: nel distretto federale della Columbia, ove si trova la Capitale Washington, e in 19 dei 50 Stati dell’Unione, l’obbligo di indossare il casco è attivo per tutti i motociclisti, contrariamente a quanto accade in Illinois, Iowa e New Hampshire, dove si può tranquillamente viaggiare alla “Easy Rider”: bandana in testa, e via. In altri 28 Stati, invece, vigono leggi differenziate per età, obbligando all’uso del casco fino al compimento del 18° anno, piuttosto che del 19° (solo nel Delaware) o del 21°, come nel Michigan, dove però è possibile guidare senza casco solo dimostrando il possesso di un’apposita polizza di assicurazione sanitaria. Ogni Stato, comunque, prevede qualche condizione particolare per poter guidare tranquillamente (dal punto di vista legale, ovviamente) a testa scoperta. L’obbligatorietà d’uso del casco negli States risale generalmente alla fine degli anni sessanta, nella fattispecie a partire dal ’67, seppur con date differenti tra i vari Stati. Ma già l’anno seguente quei birichini del Michigan ritirarono l’obbligo a furor di popolo, innescando una serie di altri analoghi provvedimenti, emendamenti e modifiche. E nel 1976, il Congresso fu costretto a sospendere le penalizzazioni finanziarie comminate dal Ministero dei Trasporti agli Stati che non avessero introdotto l’obbligo di usare il casco.

 

Clooney e Canalis
Clooney e Canalis

Italia


Qui da noi, invece, l’obbligo entrò in vigore molto più recentemente, nel 1986, ma bisognò attendere il 1999 per imporlo anche ai maggiorenni alla guida dei ciclomotori, mentre nel 2000 vennero finalmente banditi anche i famosi caschetti D.G.M., che tuttavia ancor oggi capita di vedere tranquillamente in testa a qualche burlone (anche di mezza età…) in sella a potenti maximoto o maxiscooter. Chissà se costoro sono consci del fatto che in caso di malaugurato incidente, anche con ragione, difficilmente verrebbero risarciti dalla compagnia assicurativa della controparte…

Comunque sia, concludiamo queste note inerenti l’utilizzo di un elemento assolutamente fondamentale per la nostra vita, esortando a mantenere il vostro casco sempre in ordine, senza arrivare alle condizioni di deterioramento lamentati dai poliziotti motociclisti transalpini (chissà se anche nostri saranno così attenti?), a non utilizzare caschi ormai obsoleti, anche se apparentemente in buono stato, e chiaramente ad allacciarli, sempre, e soprattutto correttamente. E per pura curiosità, giusto per far due chiacchiere, vi porgiamo un paio di domande.

Prima domanda: se per una curiosa congiunzione astrale in Italia decadesse l’obbligo di utilizzare il casco,voi continuereste a portarlo normalmente?

Seconda domanda: che tipo di casco utilizzate, voi lettori? Integrale, modulare, Jet, demi-jet?

 

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