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Ho letto il libro di Gualini: l’autore ne ha parlato con Piero Batini ad Eicma ed è il quarto scritto da Beppe. “Fuori traccia”, o per essere più precisi “Una vita fuori traccia, dalla Parigi-Dakar al Camel Trophy”. Fatto tutto da solo, nel senso che Gualini è anche l’editore. Con la bella prefazione di Jacky Ickx...
Conosco “Gualo” dagli anni Ottanta, da quando ci incrociammo in varie edizioni della Parigi-Dakar: lui pilota privato e io giornalista televisivo al seguito, lui sulla moto ed io sugli aerei affittati dalla TSO per stampa, meccanici, organizzazione. Di lui pensai subito due cose. Bel fegato. E che resistenza!
Ha fatto sempre tutto da solo, Gualini: bergamasco che “non molla”, classe 1953. Pilota privato per eccellenza e per vocazione. Era solo quando nel ’79 viaggiava avventurosamente in Tunisia su una Ducati 450 Scrambler (!), sconfinò in Algeria, incrociò per caso la carovana della Parigi-Dakar (allora Oasis) e da lì il rally africano diventò il suo sogno.
Nel libro racconta tutte le tappe della sua ricca vita motociclistica: la traversata invernale della via del Sale con la Fantic Trial 200 e l’amico Piero, il primo Faraoni sulla Fantic 125 con la vittoria di classe, il Rally d’Islanda (che nemmeno conoscevo) con la Cagiva Ala Rossa 350 e finalmente il via per la sua prima Dakar nel dicembre 1984, in sella a una XL 600 R Honda prestatagli da Sibimotor di Milano. Fino alla Djerba 500 e alla Paris-LeCap del ‘92.
E’ un racconto appassionante di ciò che succede lontano dai riflettori: quando quelle gare in Italia erano ancora sconosciute e poi - dall’86 con l’arrivo della televisione - perché i piloti di punta erano altri, erano Picco, De Petri, Orioli e compagnia. E’ questa la particolarità del libro di Gualini: dei piloti ufficiali abbiamo letto tutto, dei privati pochissimo. E allora ecco le testimonianze vissute, gli aneddoti divertenti e struggenti, le inedite foto personali di Beppe... La Dakar vista “da dentro”.
Bellissime le fotografie di Gigi Soldano, anche quelle in studio: venti foto a tutta pagina delle moto storiche della Parigi-Dakar dall’83 al ‘91 e dieci foto a tutta pagina delle moto personali di Beppe. “Ho fatto 20.000 km - precisa Gualo con orgoglio - per andarle a prendere dov’erano finite e poi renderle ai proprietari…”
Il libro chiude con le quattro ruote e con il Camel Trophy di Gualini: dalla prima esperienza in Borneo nel 1985 alla responsabilità delle selezioni, fino a partecipare alle ricognizioni e alla costruzione del Rally nei posti più selvaggi del mondo.
Sono 320 pagine di grande formato e carta da 130 grammi, oltre 400 fotografie a colori, il testo italiano e quello inglese. Lo trovate alla Libreria dell’Automobile di Milano o sul web, al prezzo di copertina di 75 euro.