Baja Aragon 2025. I vincitori: Lorenzo Santolino, Sherco, e João Ferreira, Toyota

Baja Aragon 2025. I vincitori: Lorenzo Santolino, Sherco, e João Ferreira, Toyota
41ma edizione, meno motociclisti, più star nelle macchine. Il Pilota ufficiale Sherco prende subito il volo e vince davanti a Theric e Trigo. Paolo Lucci in “mode test”, Ruoso primo della Trail+600. E Poi Dutto! Auto, non ce la fanno Al Attiyah e “Nani” Roma e vince Ferreira
28 luglio 2025

Teruel, Spagna, 28 Luglio. 80 Moto, 80 Macchine. Circa. Meno fuoriclasse tra i Motociclisti (per esempio non c’era Tosha Schareina, il vincitore delle ultime tre edizioni), più avvincente il confronto tra le auto, sulla carta una vera sfida intermarche. È il presupposto dell’edizione 2025 della Baja Spagna Aragon, 41ma della fortunata serie. Ma la gara è una classica, velocissima, polverosa, torrida, con poca navigazione. Gas aperto, o piede giù, a prescindere. Spettacolo! Sempre uno spettacolo incredibile.

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Lorenzo Santolino, Sherco 450, terzo lo scorso anno, ha vinto la gara delle Moto con una prestazione ineccepibile. Lo spagnolo è stato, infatti, il più veloce in tutte le tappe e non ha praticamente incontrato avversari. Al secondo posto il belga Neels Theric, che ha così portato a Kove il suo primo podio alla Baja. Curiosità: il padre di Theric aveva vinto la Baja su una Honda, nel 1986 in coppia con Lacroix, allora la gara si disputava in coppia. Alonso Trigo, da Mache, ha debuttato alla Baja España Aragón in sella a una KTM del team Namura, e ha concluso sul podio. In vetrina, dunque, un grande talento che viene dal motocross e dall'enduro.

Altro figlio d’arte, suo padre è José Manuel Pellicer, altro debutto: Alfredo Pellicer (KTM X Raids Experience), caduto nel tratto finale, che ha così perso la possibilità di salire sul terzo gradino del podio. Nei 5 anche Javi Vega, anch’egli all’esordio con una Kove. Tornerà a gareggiare nella prossima Dakar. Kevin Giroud (Yamaha) è il miglior pilota di quad, tra i primi 10 dell’assoluta.

Ma oggi la Baja Aragon non è solo Assoluta. Come tutti gli eventi, si fa in quattro, cinque, anche oltre, e si diversifica in categorie, classi. Del resto è giusto, le moto e le machine migliori sono mezzi estremamente specializzati, ma è sempre interessante misurarsi con altre tipologie di moto e di auto. Tra le moto la categoria Trail. Le grosse. Oltre 600 e oltre 1000. Le “endurone”, ed eccoci. Joan Pedrero (Harley-Davidson) vince la categoria Maxitrail +1000 con la Pan America 1250 di serie. Il catalano ha già vinto 4 volte la categoria, e con la stessa Moto ha fatto l’Africa Race. Il bello è che non va forte solo nella categoria, ma si permette un eloquente 15° posto assoluto. E si torna a noi, perché con una Yamaha Ténéré Alessandro Ruoso si aggiudica la +600, e con la stessa moto con cui ha fatto anche lui l’Africa Eco Race, una Kove 800, Matteo Bottino gli è alle spalle. A latere, la performance di Paolo Lucci, con la Honda. Il toscano è andato a correre la Baja solo per fare due cose: allenarsi e sottoporre a vari test la sua Moto. Ecco come mai, nonostante avesse sempre ottenuto tempi e classifiche ben lusinghiere, Paolino si è fatto squalificare per cambiare ancora sulla sua Honda. Test, tuttavia, superato a pieni voti!

E poi Nicola Dutto. Un’altra impresa dell’appassionato amico che, pur costretto alla sedia a rotelle per il brutto incidente alla Baja italiana, non ha mai saputo resistere alla tentazione della passione. Questa volta è la Baja Aragon, una sua vecchia fiamma, e questa volta con la bicilindrica KTM 890, non certo un scherzo di leggerezza. Sabato difficile, trovare l’accordo con la moto non è uno scherzo, e finalmente domenica perfetta, divertito, soddisfatto, giustamente orgoglioso. Al suo fianco Ruben Saldaña e Tiziano Internò, e ora appuntamento con le prossime, HAT Sestrière, Lamas Monviso, Sardegna Legend Rally. Complimenti!

Auto. La Baja España Aragón Trofeo Getac 2025 ha visto l’edizione forse più emozionante di tutta la sua storia, con una delle vittorie più “strette” di sempre: 2 secondi! Si decide tutto nella Argente-Cella, settore selettivo numero 3, stesso percorso del giorno precedente ma piste disastrate dal passaggio della “carovana”. Ad aprire la pista, Nasser Al Attiyah e Fabian Lurquin (Dacia). João Ferreira e Filipe Palmeiro (Toyota) sono alle loro spalle.

João Ferreira se la gioca e non concede nulla. In dirittura d’arrivo sembra quasi un pareggio, ma è il portoghese che, dopo dieci anni di un connazionale, porta al successo di un team portoghese. Per Ferreira, in ogni caso, è la prima vittoria, per Toyota l'ottava, il marchio di maggior successo nell'evento che aveva vinto le ultime cinque edizioni. Al secondo posto, dunque, Nasser Al Attiyah, che resta fermo a 6 vittorie, e il nuovo copilota, per l’occasione, Fabian Lurquin, alla guida di una Dacia Sandrider. Il podio è stato completato da Joan “Nani” Roma e da Alex Haro, alla guida di una Ford Raptor T1+, a ben 30 anni dalla prima vittoria alla Baja ottenuta, al debutto, nel 1995 con una moto. Sono passati dieci anni dall'ultima vittoria di Roma alla Baja.

Il team portoghese Gonçalo Ferreiro/Joel Lutas (Polaris) ha tenuto un ritmo insostenibile nella categoria SSV. Sono stati i vincitori indiscussi della loro categoria, ma sono rimasti fuori dalla top 10 nello scratch a causa di problemi meccanici nella sezione finale, mantenendo comunque il 13° posto nella classifica generale. Ventiseiesima assoluta, ma sesta di categoria Challenger, Laia Sanz, per l’occasione con una ”macchinina” Taurus T3 Max e con Luka Larrosa al fianco.

© Immagini: Red Bull Content Pool, Toyota, Prodrive, Honda Monster, ASO Media, DPPI, RallyZone, Ford