Autoliv brevetta un manubrio che esplode in caso d'incidente

Autoliv brevetta un manubrio che esplode in caso d'incidente
Il fornitore automobilistico svedese Autoliv pensa a delle cariche esplosive per rendere il manubrio inoffensivo in caso di incidente frontale
25 agosto 2021

Purtroppo, in caso di incidente frontale tra una moto e un qualsiasi altro ostacolo la forza che si scarica immediatamente sul pilota è molto alta e cresce quanto più sono elevate le masse in gioco e le velocità di impatto, concorrendo a sbalzare il conducente in avanti.

Non esiste sulle motociclette, come avviene invece in campo automobilistico, una struttura che provvede a deformarsi e ad assorbire parte dell'energia cinetica derivante dall'impatto, nè sono ancora usciti dalla fase di brevetto e arrivati in produzione - a parte il caso della Honda Gold Wing - gli airbag integrati nel veicolo o, ancora, sono assenti sistemi di ritenzione come le cinture di sicurezza (anche se non mancano brevetti in questa direzione) che provvedono a limitare le possiblità essere proiettati con forza verso l'ostacolo o altre direzioni.

Durante un incidente, quindi, l'impatto col manubrio può essere inevitabile e, a seconda della posizione di guida, le gambe o il torace possono colpire violentemente il manubrio causando danni fisici anche gravi.

Come riporta la testata tedesca Motorrad, il fornitore automobilistico svedese Autoliv, specializzato in cinture di sicurezza, volanti e airbag, ha provveduto a brevettare un sistema per evitare che il manubrio possa essere un ostacolo in caso di incidente con impatto frontale: attraverso delle piccole cariche esplosive piazzate convenientemente - che supponiamo simili a quelle che l'Azienda svedese produce in campo auto - in caso di impatto il manubrio si spezza in punti predeterminati o si scollega dalla piastra di sterzo, risultando, nelle intenzioni del brevetto non più un ostacolo durante il volo in avanti conseguente all'urto, risparmiando il motociclista.

 

Per quanto Autoliv sia un'Azienda dal profondo know-how tecnologico in tema di sicurezza e prevenzione di danni fisici in seguito a incidenti, immaginiamo che la complessa dinamica della moto e la necessità di un sistema completamente affidabile possano porre delle sfide molto grandi quando si dovesse installare un sistema come questo su un ampio numero di moto: l'apertura indebita di un airbag automobilistico (evento già molto raro) in genere non avrebbe le stesse conseguenze che potrebbero produrre un eventuale scoppio non desiderato delle cariche contenute in un manubrio. Senza contare le probabili preplessità di una certa fascia di motociclisti nel sapere che il proprio manubrio potrebbe staccarsi o "esplodere", anche sotto il controllo di affidabili sensori e potenti centraline tarate alla perfezione.

Tuttavia è certamente interessante sapere che anche un importante player della fornitura di sistemi di sicurezza in ambito automotive mostri interesse verso la sicurezza passiva dei motociclisti: nel frattempo, continiuamo ad andare in moto con l'abbigliamento tecnico al completo e con la massima prudenza!

Fonte e foto: Motorradonline.de