Arrestati 24 Hell's Angels

Le indagini sono partite dopo l'aggressione alle forze dell'ordine durante la fiera di Verona. È emersa una struttura criminale gerarchicamente strutturata che operava in tutta Europa
12 giugno 2009


Una vasta operazione della Polizia di Stato della Questura di Verona, con il supporto del Servizio cooperazione internazionale di Polizia ha eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere tra Italia, Francia e Germania nei confronti degli affiliati al gruppo motociclistico Hell's Angels, resisi responsabili di gravi episodi criminali.

Le indagini partono da Verona

L'indagine è nata dopo la manifestazione fieristica del 17 gennaio scorso a Verona, quando un gruppo di 300 Hell's Angels aveva aggredito le forze dell'ordine (20 di questi rimasero gravemente feriti) che avevano evitato lo scontro contro il gruppo rivale degli Outlaws. Da questo episodio è nata l'inchiesta nell'ambito della quale sono state accertate le singole responsabilità da parte delle sedi Hell's Angels Mc (Motorcycle Club) d'Italia, e dagli altri appartenenti dello stesso gruppo arrivati a Verona da Germania, Francia, Finlandia, Spagna e altri Stati europei. E' stata quindi delineata una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie indefinita di gravi reati.

Sono stati individuati tutti i capi-promotori e organizzatori del sodalizio criminale, aventi cariche di Presidente, Vicepresidente, Road Capitan, Sergent At Arm, Treasurer, Full Member, Prospect. Proprio questi avrebbero curato attraverso i loro siti Internet l'adunata a Verona degli affiliati provenienti non solo dalle Club-House di Padova, Treviso, Milano, Pavia, Cuneo, Roma e Liguria, ma anche dalla Germania (con i club 'Blackforest' e 'Borderland', e le sedi di Cottbus, Francoforte, Lipsia, Mannheim, Monaco, Monaco City, Potsdam, Singen, Stoccarda), e le sedi (charter) Ha-Mc (Hell's Angels Motorcycle Club) di Svizzera, Spagna, Francia, Lussemburgo, Croazia e Finlandia. E' stato poi individuato in un albergo a Verona il quartier generale dove soggiornavano 140 Hell's che, per tutta loro permanenza, hanno svolto servizi di vigilanza esterna allo stabile.

Lo scontro con le forze dell'ordine era avvenuto quando gli Hell's Angels hanno tentato di entrare gratuitamente al Motor Bike Expo e poi di aggredire gli Outlaws, loro nemici da sempre. L'assalto alle forze dell'ordine è stato fatto con modalità militari, portando addosso strumenti di difesa passiva e contenimento, come paradenti, conchiglie paragenitali, giubbotti anti-sfondamento, e utilizzando aggressivi chimici in bombolette spray, noccoliere, cinghie e vari corpi contundenti quali cavalletti in ferro, transenne, bottiglie, pannelli divelti. All'interno del gruppo, è stato accertato, i più rispettati avevano gradi rappresentati da distintivi sui giubbotti: il 'dequiallo' era colui che aveva aggredito la polizia, mentre il 'filthy few' (lurida minoranza), una onorificenza spettante a chi aveva commesso omicidi o gravissimi delitti senza essere stato mai scoperto. 

Una lunga serie di reati
I reati contestati a vario titolo sono quelli di associazione per delinquere finalizzata alle rapine, estorsioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato. Nell'operazione sono impegnati centinaia di agenti della polizia di Stato coordinati dalla Squadra Mobile di Verona, e coadiuvati dai colleghi delle squadre mobili di Vicenza, Padova, Treviso, Roma, Milano, Torino, Trieste, Cuneo, La Spezia, Pordenone, Lucca, Pavia e Massa Carrara. Oltre alle ordinanze di custodia cautelare in carcere, il pm ha inoltre disposto perquisizioni a carico di ulteriori quattro persone, e altre perquisizioni domiciliari presso le 'club-house' dei charter (con questa parola il gruppo indica le proprie sedi) di Milano, Cuneo, Pavia, Treviso, Padova, Massa Carrara e Roma, a tutti gli effetti risultati essere i quartieri-generali dove, secondo gli investigatori, venivano pianificate, discusse e predisposte le attività illecite.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, sono state trovate un'arma del tipo pistola a penna, calibro 22 e 20 cartucce. Presso il charter Hells di Treviso sono state invece sequestrate bombolette spray cariche di aggressivi chimici. In altre perquisizioni sono state scoperte numerose armi bianche tipo asce, spade, scimitarre, e denaro contante per svariate decine di migliaia di euro. Stante il rilevante materiale probatorio rinvenuto, la polizia ha quindi sequestrato i charters Hells di Milano, Treviso e Pavia. Uno degli indagati si trova in carcere in Spagna dopo essere stato arrestato l'8 marzo scorso perché trovato in possesso di un chilogrammo di cocaina e contanti per 150 mila euro.

Moto.it
Fonte: ANSA

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