ANCMA Confindustria-Ministero dell'Ambiente, accordo non raggiunto. Niente ecoincentivi per i ciclom

ANCMA Confindustria-Ministero dell'Ambiente, accordo non raggiunto. Niente ecoincentivi per i ciclomotori
30 luglio 2006
Non ci saranno ecoincentivi per chi acquista un ciclomotore. Dopo una lunga negoziazione, Confindustria Ancma, l’Associazione che rappresenta i costruttori, ha deciso infatti di non firmare l’Accordo di programma nella nuova versione proposta dal Ministero dell’Ambiente, ritenendo che il meccanismo farraginoso delle procedure, la discriminazione fra comuni e tecnologie, l’obbligo di rottamazione (con le complicazioni burocratiche conseguenti e costi per il concessionario) avrebbero provocato turbative di mercato ben superiori ai vantaggi. “Siamo rammaricati per questa conclusione e soprattutto dispiaciuti per gli utenti che dopo l’Accordo siglato nell’aprile scorso fra il Ministero e la nostra Associazione erano legittimamente in attesa che il provvedimento diventasse operativo – ha dichiarato Guidalberto Guidi, Presidente di Confindustria Ancma - purtroppo quell’Accordo, che prevedeva, con un meccanismo molto semplice, un incentivo di 250 euro per chiunque acquistasse un ciclomotore Euro 2 (lo stesso meccanismo che negli anni scorsi aveva consentito di introdurre oltre 365.000 ciclomotori di nuova generazione su un parco circolante in cui il 60% è ancora costituito da veicoli Euro 0) per motivi che ci sfuggono non è mai pervenuto alla Corte dei Conti che avrebbe dovuto ratificarlo; dopo il cambio della guardia al Ministero i contenuti sono stati rivisti in misura e con modalità che i costruttori hanno ritenuto rendessero il provvedimento inutilmente complesso, burocratico, e quindi, inefficace” Si spera ora che, sgombrato il campo da ogni aspettativa, il mercato dei ciclomotori possa rimettersi in moto, dopo che l’effetto-annuncio degli incentivi imminenti lo aveva di fatto bloccato.

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