Anche LiveWire punta sulle ruote piccole: mostrate le mini-elettriche da città

Anche LiveWire punta sulle ruote piccole: mostrate le mini-elettriche da città
I prototipi Doki e Spur hanno ruote da 12 pollici, batterie rimovibili e nascono dalla partnership con Kymco
15 luglio 2025

Durante l'Harley-Davidson Homecoming, LiveWire ha alzato il velo su due prototipi che confermano una tendenza che inizia ad essere ormai chiara nel settore delle due ruote elettriche: pensiamo alla città, pensiamo alle dimensioni più contenute. Così come Zero, anche LiveWire dopo i modelli più - diciamo - aspirazionali, ha iniziato a pensare a qualcosa di economico, facile e adatto al commuting su breve raggio senza rinunciare ovviamente ad uno stile che possa sposarsi con il posizionamento del brand. Mentre le maxi-elettriche continuano a faticare con vendite deludenti, il mercato urbano si dimostra più ricettivo verso soluzioni compatte. I due prototipi presentati da LiveWire sono una streetbike e una trailbike equivalenti a 125cc e seguono la ricetta che già altri brand hanno testato: sella bassa, batterie removibili e un approccio più pragmatico alla mobilità elettrica.

È la conferma che anche LiveWire ha capito dove soffia il vento: nessuno (o quasi) sembra volere ancora una moto elettrica per andare in vacanza, ma in tanti sono disposti a considerarla per muoversi in città e fare commissioni e dunque una volta acquisito know-how e posizionamento perché non sfruttarli ampliando la gamma verso il basso? Niente da eccepire.

Prototipo LiveWire: sei tu Spur?
Prototipo LiveWire: sei tu Spur?
Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Solo ciò che serve

I numeri ci dicono un'autonomia di circa 160 chilometri (davvero non sarebbe male) e una velocità massima di 85 km/h (ciò che serve) e uno scatto da 0 a 48 km/h in appena 3 secondi. Direi cifre perfettamente calibrate per l'utilizzo quotidiano e che su una 12 pollici risultano interessanti. Il cuore del sistema è rappresentato da una coppia di batterie removibili che si allontanano dalla filosofia del pacco fisso della piattaforma Arrow. Questa scelta apre scenari interessanti al battery swapping come sappiamo. Avendo inoltre peso contenuto si possono portare in casa se non abbiamo un garage. Nulla di nuovo, ma anche qui molto sensato in città. La capacità delle batterie stesse, però, non è stata ancora confermata.

Americo-taiwanesi

La partnership con Kymco emerge chiaramente dai dettagli come i marchi taiwanesi su ruote e freni. Il telaio a traliccio utilizza il powertrain come elemento strutturale, una soluzione che ottimizza peso e rigidità. La ciclistica prevede in entrambi i casi forcella rovesciata e monoammortizzatore posteriore collegato direttamente al forcellone. L'altezza della sella, fissata a 76 centimetri va bene un po' per tutti.

Le due versioni si differenziano - oltre che nello stile chiaramente - nell'equipaggiamento pneumatico anche se di poco. La streetbike monta Mitas MC 19 nelle misure 120/80-12 anteriore e 130/80-12 posteriore, mentre la trail bike punta sui Shinko Mobber off-road con profilo 120/70-12 davanti e 130/70-12 dietro.

Una scelta che definisce chiaramente i campi di utilizzo: asfalto per la prima, terra battuta per la seconda. Senza fronzoli, senza compromessi inutili.

Prototipo LiveWire: sei tu Doki?
Prototipo LiveWire: sei tu Doki?

Un cambio di rotta chiamato Doki e Spur?

La registrazione di due marchi – "Doki" e "Spur" – non è passata inosservata. Il primo potrebbe identificare la versione stradale, il secondo quella off-road. Nomi che suonano più giocosi rispetto alla seriosità di molti competitor, in linea con l'approccio tipico di LiveWire che ricordiamo ama i nomi curiosi come Mulholland, Alpinista, Del Mar... Doki e Spur suonano simpatici e potrebbero risultare azzeccati per veicoli pensati per divertire senza complicazioni.

LiveWire però non sta solo presentando due prototipi, ma sta ammettendo implicitamente che la strategia delle maxi-elettriche non basta a sostenere il business. Ci potrebbero volere ancora molti anni prima di convincere i motociclisti a sostituire le proprie endotermiche con alternative elettriche, per questo meglio puntare sulla seconda moto oppure su chi ancora non è motociclista... Magari il prossimo futuro elettrico, quello più immediato, non sarà fatto di lunghi viaggi epici, ma perché non rendere spassoso e divertente invece il commuting urbano? E magari farlo con stile e accessibilità? Vediamo se Doki e Spur ci riusciranno.

Fonte: Motorcycle.com