Anche in Spagna le vendite motociclistiche crollano: a marzo segnano -42,5%

Anche in Spagna le vendite motociclistiche crollano: a marzo segnano -42,5%
Con qualche giorno di ritardo rispetto all'Italia, il lockdown è entrato in vigore anche in Spagna. Fino a metà mese le vendite di moto e scooter erano in attivo rispetto all'anno scorso
3 aprile 2020

La Spagna è il secondo paese europeo più colpito dall'epidemia di coronavirus, dopo l'Italia, e ha seguito a ruota il nostro paese anche per quanto riguarda la chiusura delle attività commerciali e produttive.

I dati di mercato diffusi dall'associazione spagnola che riunisce le imprese del mondo due ruote mostrano come fino al 14 marzo, prima della crisi sanitaria che ha imposto i blocchi delle attività, le vendite di moto e scooter avevano segnato un +37,8%.

Dal quella data il crollo è stato dell'89%, c'è stata soltanto la registrazione di pratiche precedenti altrimenti sarebbe stato totale, per cui il mese di marzo si è chiuso con un -42,5% pari a 9.479 immatricolazioani complessive.

Il primo trimestre si è chiuso con il segno positivo (+6,3%) grazie al saldo attivo di gennaio e febbraio.

A marzo l'aggregato motocicli e ciclomotori ha segnato un -42,6%, mentre quello di tricicli e quadricicli leggeri ha visto un -41%.
Le moto, che costituiscono la parte principale delle vendite hanno mostrato una diminuzione del 56%, quando nel periodo 1 gennaio – 14 marzo erano a +34,4%.

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