ACEM: nel primo semestre 2023 le immatricolazioni in Europa su dell'11,3%

ACEM: nel primo semestre 2023 le immatricolazioni in Europa su dell'11,3%
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito hanno complessivamente immatricolato oltre 600.000 moto nuove nei primi sei mesi del 2023
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
28 luglio 2023

In un comunicato, l'ACEM (Associazione Europea dei Costruttori Moto che ha come membri 18 produttori: BMW, Bombardier, Ducati , Harley-Davidson, Honda, Kawasaki, KTM, KYMCO, MV Agusta, Peugeot, Piaggio, Polaris, Qooder, Royal Enfield, Suzuki, Triumph, Yamaha e Zero Motorcycles) ha diffuso i dati sulle vendite di motociclette nuove nei primi sei mesi del 2023.

 

Sono dati che confermano un crescita di lungo termine del mercato motociclistico osservato nei cinque mercati più significativi in Europa (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito), considerato che i 600.784 veicoli nuovi rappresentano un incremento dell'11,3% sullo stesso periodo del 2022 dove erano state immatricolate 539.644 unità.

Il nostro Paese si conferma il mercato più dinamico, con 192.497 unità, per un incremento del +19,1%, seguito dalla Spagna (102.626 unità, +11,7%), Germania (129.964 unità, +10,1%) e Francia (116.224 unità, +7,5%), mentre nel Regno unito si è verificato un leggero decremento complessivo (59.741 unità, -0,9%), sempre rapportato ai valori dello stesso periodo del 2022.

Scendono giù del 25,8% le immatricolazioni complessive dei ciclomotori con 99.782 unità nei sei mercati europei di ciclomotori monitorati da ACEM (ovvero Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna), nonostante il dato in controtendenza del Belgio che registra un +2,8% e 15.864 immatricolate.

Questi risultati sono stati commentati dal Presidente di ACEM, Antonio Perlot: “Per quanto riguarda le tendenze a lungo termine del mercato UE, negli ultimi tre anni le motociclette hanno mostrato un'eccezionale progressione vicina al +50%. I Ciclomotori (hanno registrato n.d.r.) una riduzione complessiva del -12% con una quota crescente della propulsione elettrica, anche se altalenante per effetto degli incentivi. I dati, tutto sommato, confermano il crescente interesse dei consumatori per i veicoli di categoria L, per la comoda mobilità a corto raggio e per il tempo libero”.

Fonte: ACEM

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