Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Quante volte vi capita di vedere in vendita una moto con motore rotativo? Esatto, praticamente mai. La Crighton CR700W è uno di quei rarissimi esemplari che mantengono viva la fiamma del Wankel, una tecnologia affascinante che ha scritto pagine memorabili nel motorsport ma che oggi è praticamente scomparsa dalle scene. Questo esemplare è il numero 15 della produzione limitata a 25 unità. Per darvi un'idea della condizione: stiamo parlando di 3 ore totali di utilizzo, che includono due sole giornate in pista a Donington Park. Praticamente nuova.
Il rivestimento integrale in fibra di carbonio non è solo una questione estetica: contribuisce a mantenere il peso a secco su cifre da competizione vera, appena 129,5 kg. Immaginate di avere tra le mani 220 cavalli con quel peso. Il rapporto peso-potenza è semplicemente delirante, da far impallidire qualsiasi superbike stradale e buona parte delle moto da gara professionistiche.
Questa è roba seria, l'arma definitiva per chi vuole vivere sensazioni che vanno oltre l'ordinario motociclismo sportivo.
Se il nome Crighton vi suona familiare, c'è un motivo preciso. Brian Crighton è la mente geniale che ha progettato questa CR700W, lo stesso ingegnere che ha dato vita alla mitica Norton RCW588, la moto rotativa che ha corso al Tourist Trophy. Quella moto è entrata nella leggenda delle corse su strada, e la CR700W ne rappresenta l'evoluzione naturale, il culmine di decenni di esperienza con i motori rotativi applicati alle competizioni motociclistiche.
Il riferimento alla Norton non è casuale né superficiale: questa Crighton è l'erede spirituale di quella tradizione, costruita con lo stesso approccio estremo e la stessa passione per una tecnologia che molti considerano obsoleta ma che, nelle mani giuste, sa ancora regalare prestazioni straordinarie.
Entriamo nel vivo della questione tecnica, perché i numeri della CR700W meritano attenzione. Il bicilindrico rotativo da 690cc sprigiona 220 cavalli a 10.500 giri, accompagnati da una coppia di 105 lb-ft (circa 142 Nm) disponibile già a 9.500 giri. Fate i calcoli: parliamo di 319 cavalli per litro, secondo le dichiarazioni di Crighton. Per dare un termine di paragone, questa potenza specifica supera quella di molte MotoGP degli anni passati.
Ma la CR700W non è solo potenza bruta su carta. L'intero pacchetto è stato assemblato con componenti di primissimo livello: forcella Ohlins FGR 300 da competizione, pinze freno Brembo GP4-MS da 108mm (le stesse utilizzate nelle gare professionistiche), piastra di sterzo nuova progettata specificamente per ospitare la forcella FGR 300, e pneumatici slick Bridgestone. Insomma, tutto quello che serve per attaccare il cronometro senza compromessi.
C'è un dettaglio tecnico che vale la pena approfondire, perché testimonia il livello di sofisticazione di questa moto. Il sistema di scarico in titanio e inconel utilizza un eiettore progettato per sfruttare i gas di scarico del rotativo, generando un vuoto. In pratica, questo vuoto accelera il flusso d'aria attraverso gli apici alettati dei rotori, ottimizzando la combustione e l'efficienza del propulsore. È ingegneria allo stato puro, il tipo di soluzione che ti fa capire quanto lavoro ci sia dietro a questa moto.
Il motore Wankel ha sempre avuto caratteristiche peculiari: meno vibrazioni rispetto ai tradizionali pistoni, erogazione fluida e progressiva, dimensioni compatte. Ma ha anche richiesto anni di sviluppo per essere (più o meno) affidabile ma soprattutto prestazionale in ambito racing. Brian Crighton ha dedicato la sua carriera a perfezionare questa tecnologia, e la CR700W rappresenta il punto più alto raggiunto in questo percorso.
Se siete seriamente interessati a mettere le mani su questo gioiello rotativo, tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sulla pagina Facebook di MSG Racing Suzuki.
Con un prezzo di 154.495 sterline (175.000 euro), si tratta di un investimento importante, ma considerate che stiamo parlando di uno dei soli 25 esemplari mai costruiti di una delle moto più tecnicamente avanzate e rare al mondo.
Fonte: Visor Down
Immagini: MSG Racing Suzuki