«Basta buche»: moto e scooter contro il Campidoglio

  • di Alfonso Rago
Un corteo di protesta a Roma contro la disastrata condizione delle strade della capitale
  • di Alfonso Rago
23 aprile 2018

Erano un centinaio, e forse gli organizzatori si aspettavano una partecipazione più numerosa: ma certo si sono fatti vedere e sentire, con le magliette verdi, il rombo dei motori ed i clacson ad attirare l’attenzione dei turisti ipnotizzati dalle bellezze della Città Eterna e dei suoi abitanti, che si godevano la prima, vera giornata di primavera.

Dal piazzale di Ponte Milvio fino al Campidoglio, un centinaio di utenti delle due ruote a motore hanno sfilato in corteo, ripetendo uno slogan che è già diventato hashtag, #bastabuche.

Anche la giornata non è stata scelta a caso: si festeggiava il Natale di Roma, ed il comitato «2ruotexRoma», che fa capo al gruppo politico Movimento Nazionale per la Sovranità guidato da Gianni Alemanno, ha scelto questa ricorrenza per cercare una maggiore visibilità in città.

Ad iniziare proprio dall’ex sindaco, intervenuto al corteo in tenuta d’ordinanza, con gubbino in pelle nera e casco dello stesso colore (poteva essere altrimenti?), fieramente assiso sulla sua pluricilindrica nipponica il cui colore non riveliamo, anche se tutti potranno facilmente immaginarlo.

«Abbiamo deciso di festeggiare a modo nostro - ha detto Alemanno nel suo intervento - perché abbiamo a cuore lo stato della nostra città, oggi ridotta molto peggio rispetto a quando l’abbiamo gestita noi. Davanti all’inefficienza e alla inerzia della Giunta Raggi, chiediamo che la stessa sia commissariata almeno per quanto riguarda la gestione del patrimonio viario. Con un piano straordinario, e con contributi del Governo, sarebbe possibile in pochi mesi riportare le strade di Roma ad un livello degno della Capitale d’Italia, mentre le stesse oggi mettono in costante pericolo l’incolumità dei cittadini, soprattutto di quanti viaggiano su due ruote».

Quasi equamente divisi tra scooteristi e motociclisti, i partecipanti avevano come bersaglio principale della loro protesta proprio Virginia Raggi: il sindaco, tra l’altro, era protagonista di molti manifesti che, con la classica ironia romana che in certe circostanze diventa straripante, erano affissi su bauletti e serbatoi dei veicoli in marcia.

Una maniera simpatica per ribadire le proprie ragioni, una “pasquinata“ per richiamare chi di dovere alle proprie responsabilità, un sollecito ad agire con il sorriso.

Prima di sciogliere il corteo, in piazza della Madonna di Loreto i centauri hanno fatto un paio di giri dell’area a ridosso dell’Altare della Patria, zigzagando tra gli avvallamenti di quei sampietrini che per chi usa una moto o uno scooter rappresentano un avventuroso percorso ad ostacoli.

In attesa che la Giunta Raggi risolva, come promesso, il problema...

 

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