Motocross Delle Nazioni. Traversini: "Con Tony pensiamo al podio"

Motocross Delle Nazioni. Traversini: "Con Tony pensiamo al podio"
Massimo Zanzani
Il team manager della squadra italiana al Motocross delle Nazioni ci racconta aspettative e speranze della nazionale italiana | M. Zanzani
16 settembre 2011

Punti chiave


Con quali prospettive parte la squadra italiana?
“Il nostro obbiettivo è quello di mettere a proprio agio i piloti e, se riusciremo a farli esprimere come sanno fare, il risultato sarà positivo”.


Pensi che il podio sia alla portata?
“Non sono abituato a fare pronostici, voglio prima veder girare tutti. I piloti che abbiamo non hanno nulla da invidiare agli altri. Se si sapranno esprimere non è utopia ambire al podio”.


Antonio arriva in Francia con quale spirito dopo il lutto della madre?
“Non capita tutti i giorni un lutto così importante in famiglia. Potrebbe prenderla anche come un’occasione di riscatto, mi auguro che riesca a superare questa cosa nel miglior modo possibile.
Tornando al potenziale dei piloti: Cairoli è 5 volte campione del mondo e ce lo invidiano tutti.

Lupino corre la MX2 e ultimamente ha trovato una buona continuità. Hanno messo a posto la moto in maniera che a lui piace quindi è molto motivato. Lo stesso per Guarneri che sta inanellando qualche buon risultato e anche lui è molto motivato”.


Sulla carta sono sempre gli americani i favoriti.
“Guardando anche gli anni passati gli americani hanno sempre detto la loro. Metterei al secondo posto i francesi che sono i padroni di casa e hanno una squadra di tutto rispetto. Poi ci sono tanti punti interrogativi a cui potremo dare risposta sabato sera”.


Da team manager della nazionale Junior a quello della massima categoria.
“E’ un ruolo che mi riempie d’orgoglio perché sono molto nazionalista e poter anche solo portare un piccolo contributo alla nazionale dello sport che amo mi rende veramente orgoglioso. So benissimo che il team manager al nazioni FIM non deve insegnare nulla ai piloti ma ha un ruolo diverso. Dovrò risolvere ogni piccolo problema e stargli vicino nei momenti difficili”.


Dovrai anche studiare la tattica nelle partenze?
“Anche quello, ma i piloti che abbiamo qui sono professionisti. Io darò la mia impressione e decideremo insieme la strategia”.

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