Honda e Sony alleate per la mobilità elettrica

Honda e Sony alleate per la mobilità elettrica
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
I due Marchi hanno siglato un'intesa che vedrà nascere entro il 2022 una nuova società per sviluppo congiunto di veicoli elettrici a batteria e per la fornitura dei relativi servizi di mobilità. Cosa c'entra con le moto?
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
8 marzo 2022

Sony Group Corporation e Honda Motor Co., in un comunicato congiunto, hanno annunciato di aver concordato l'esplorazione della formazione di un'alleanza strategica che mira a creare una nuova era di mobilità e servizi di mobilità. In un memorandum d'intesa si delinea l'intento comune ai due Marchi di costituire una nuova società per lo sviluppo e la vendita di veicoli elettrici a batteria ad alto valore aggiunto e commercializzarli in combinazione con la fornitura di servizi di mobilità. Premesso che si è ancora alla definizione degli accordi definitivi, l'obiettivo è quello di costituire la nuova società (di cui non si conoscono ancora le rispettive quote societarie) entro il 2022 e la notizia giunge a cinque anni dalla partnership siglata con Hitachi riguardo i motori elettrici e a poco più di due dalla cessione di alcuni importanti brand come Nissin, Showa e Kehin a Hitachi Automotive Systems.

 

All'interno di questa partnership Honda metterebbe la sua esperienza nella costruzione dei veicoli e nella gestione del post-vendita, mentre a Sony verrebbe demandato tutto quanto consegue il suo know how nello sviluppo e nell'applicazione di tecnologie di imaging, rilevamento, telecomunicazione, rete e intrattenimento, per vedere nascere - e mettere sul mercato - entro il 2025 il primo EV che, supponiamo, dovrebbe essere a quattro ruote e non a due perché dal punto di vista industriale investire e produrre per il mondo dell'automobile elettrica ha molto più senso dati i numeri enormemente più elevati che consentono di rientrare dagli investimenti in tempi ragionevoli.

 Sony, da parte sua, sta esplorando anche la possibilità di produrre veicoli elettrici con il marchio Sony Mobility, mentre Honda sarebbe di fronte alla necessità di affrontare quello che in tanti chiamano il passaggio verso una mobilità che sia anche "servizio di mobilità".

Questo non vuol dire che l'ecosistema motociclistico debba restare fuori dall'evoluzione: sempre più rapidamente le tecnologie implementate per le quattro ruote hanno il loro corrispettivo tra le moto, adattate tenendo conto del diverso contesto e delle peculiarità delle due ruote e se ancora non c'è alcuna dichiarazione su cosa effettivamente sarà prodotto dalla collaborazione Honda-Sony i nostri primi pensieri vanno a tutte le tecnologie dove Sony ha una certa leadership, come la sensoristica per la guida autonoma.

Cosa immaginiamo quindi possa venire fuori in ambito motociclistico da questa inedita partnership? Honda partecipa a due consorzi per la standardizzazione delle batterie, oltre al CMC che si occupa dello sviluppo comune (partecipano al CMC molte altre Case motociclistiche) di una piattaforma tecnologica per la sicurezza e per il V2X. Sigle astruse per qualcuno, orizzonti più vicini di quanto non si pensi per molti altri: non stupirebbe se in un futuro non troppo distante la prima vera moto elettrica di Honda possa non soltanto vantare il top della tecnologia - chiamiamola - di veicolo, ma, attraverso la nuova società nata insieme a Sony anche il massimo della tecnologia legata ai servizi come connettività, sistemi intelligenti di ricarica, realtà aumentata (qualcuno ricorda ancora questo brevetto di Honda?), ausili di guida (o anche questo brevetto...) e il nome sul serbatoio potrebbe quindi anche essere quello della nuova società. Tutte supposizioni, sicuramente, ma i due colossi giapponesi sono ampiamente capaci, come  ha già dichiarato Toshihiro Mibe, CEO di Honda, di superare "le aspettative e l'immaginazione dei clienti".

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