Dalla MotoGP alla E-MTB! Abbiamo corso con Marco Melandri [VIDEO]

  • di Alex Boyce
Quando abbiamo visto il 33 in gara non ci volevamo credere: era proprio lui! Così abbiamo inseguito Marco Melandri e abbiamo scoperto che è un gran manico anche quando le due ruote hanno i pedali
  • di Alex Boyce
11 maggio 2023

Marco Melandri lo conosciamo tutti per la carriera di successo nel motociclismo. Oltre al titolo mondiale 250 e ai successi in MotoGP e Superbike rimane ancora oggi che ha appeso il casco al chiodo uno dei piloti più amati del nostro settore. Capite bene che incontrarlo per caso nei boschi di Vaiano (Prato) su una mountain-bike elettrica è stata veramente una bella sorpresa. E lo è ancora di più se consideriamo che entrambi eravamo lì non per una semplice gita ma per una vera gara a cui anche lui, da grande appassionato di e-mtb, si era iscritto.

Con MM33 alla Toscano Enduro Series

Ma cosa ci faceva dunque Marco nei boschi della Toscana? Stava partecipando alla terza tappa della Toscano Enduro Series, un evento di mtb che conta fino a 600 concorrenti più della metà dei quali su bici elettriche. Si percorrono tre sentieri e affrontano circa 1700 metri di salite e discese e si tratta di trail tecnicamente difficili e progettati per mettere alla prova i migliori piloti della disciplina. Marco ci ha raccontato la sua bici, una Fulgur Mula M33 Limited Edition che, come dice il nome, sarà una serie limitata della Mula che lui stesso sta sviluppando secondo le sue preferenze. Ha un motore Polini EP3+ MX e una batteria da 890 Wh, sospensioni Fox e il telaio in carbonio.

Lui stesso si occupa della preparazione e della cura della bici, come d'altra parte è richiesto dalle regole dell'Enduro. Ogni pilota deve mantenere e curare la propria macchina durante la gara, con limitate o nessuna assistenza esterna durante le competizioni. Oltre a correre velocemente, è importante preservare la bici.

Guidare la mtb con Marco Melandri

È molto raro nel mondo degli sport su due ruote poter seguire e guidare dietro a un pilota campione mantenendone la scia. Perciò ce l'abbiamo messa tutta per non farci scappare l'occasione. Abbiamo deciso di scendere quasi a piena velocità su PS2 per imparare la pista e prendere confidenza con le condizioni. Per quanto riguarda la velocità stavamo andando al massimo consentito dalle condizioni, finendo però per affrontare una curva troppo velocemente e finendo entrambi fuori dal percorso tracciato. Allenarsi il giorno prima della gara permette ai piloti di conoscere un po' le condizioni.

Rimanendo vicino a Marco ho sentito immediatamente che avrei dovuto correre parecchio per restare al passo. Marco è un pilota veloce con un tocco molto leggero sui pedali. Proprio dietro di lui potevo vedere come lascia che la bici fluttui sopra le asperità e freni con grande precisione prima della curva, permettendo alla bici di scorrere attraverso la curva e poi spingendo o pedalando per mantenere la velocità. I suoi movimenti del corpo e lo stile erano facilmente riconoscibili come quelli di un vero professionista. Man mano che andavamo avanti, rimanere dietro a Marco diventava sempre più difficile, nonostante io stessi guidando al 100 percento.

Un vero pro delle e-mtb!

C'è una cosa che i veri piloti professionisti fanno quando guidano, accelerano senza pedalare, poiché i loro livelli di comfort sono molto più alti rispetto ai non professionisti. Mi considero un pilota abbastanza veloce, con molta esperienza, avendo seguito molti professionisti. Marco era nella stessa categoria e mi ha ricordato il campione mondiale del 2013 della serie Enduro, Jerome Clementz. Quando abbiamo terminato la corsa, Marco mi ha raccontato la sua esperienza con le MTB elettriche e anche il fatto che può essere difficile e pericoloso se non si adotta l'approccio tecnico corretto durante la guida. Vedere un pilota professionista sui sentieri insieme al pubblico come Marco e effettivamente guidare con lui e tenergli il passo per un po' è stata un'esperienza surreale. In pubblico, la presenza di Marco all'evento è stata apprezzata da tutti e ha mostrato la sua personalità positiva con i fan che condividono tutti la stessa passione delle corse, scattando molte foto con loro nonostante la competizione. Naturalmente ha concluso la gara sul podio al primo posto nella sua categoria e al secondo posto assoluto per le e-bike. Ci aspettiamo di vederlo correre per molti anni ancora e forse anche altri piloti di moto si "convertiranno" alle MTB elettriche per divertirsi ulteriormente e vivere esperienze alternative su due ruote. È stato veloce su una moto ed è veloce su una MTB elettrica, sempre a pieno gas. Bravo Marco e grazie per il tempo trascorso insieme in sella.

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