Dakar 2022. Laia-Sanz-Stop-Moto. Si passa al… volante

Piero Batini
  • di Piero Batini
Di Laia Sanz abbiamo seguito le mille e una notte agonistiche. Dal Trail all’Enduro, dalla Dakar di nuovo… al Trial. Alla soglia del 20° Titolo Mondiale arriva… il volante, uno switch fondamentale. Non più Moto bensì…
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
9 ottobre 2021

Corbera de Llobregat, Catalunya, Settembre 2021. Tra una festa e l’altra, anzi tra una celebrazione e la successiva in un ritmo sempre elevato, Laia Sanz trova un attimo per lasciare tutti di stucco e annunciare il nuovo step della sua straordinaria carriera agonistica. Un annuncio a metà, per la verità, ma non gliene vogliamo, così restiamo concentrati sulla metà più importante della notizia.

Laia Sanz smette con la Moto e passa… al volante. Non dice né quale tipo di… multi ruote né con quale marca e Team ha deciso di cambiare vita (sportiva s’intende), semplicemente prova a spiegare il motivo per cui, dopo 11 Dakar in Moto (tutte le missioni portate a compimento), passerà alla nuova avventura in coincidenza con la prossima Dakar Arabia Saudita 2022.

Se vogliano dirla tutta è un argomento che ci prudeva nella penna e a cui abbiamo già accennato. Nessuno scoop, ma a parte l’esperienza “ufficiale” Extreme E insieme a Carlos Sainz Senior nel Team Acciona Sainz, che poteva ancora essere vista come un’avventura al cinematografo, è certo che i precedenti Rally e Rally Raid con un SSV (Baja Dubai con il navigatore Lucas Cruz) e Mini all4 Racing (ottava al Rally di Andalusia) non lasciavano “presagire” niente di buono (dal “nostro” punto di vista). Poi è arrivata la notizia di una sua imminente “implicazione” nel Rallycross…

D’altra parte gli anni passano anche per la Principessa di Corbera de Llobregat, e soprattutto gli ultimi tre non sono stati facili. Pandemia a parte, Laia non si è fatta mancare nulla, per due stagioni alle prese con fastidiosi virus. Per riuscire a continuare ad allenarsi, e concludere la Dakar con il secondo suo miglior risultato di sempre, Laia ha dovuto far ricorso a tutto il suo potente arsenale mentale, riducendo di moto il lato appassionante, del divertimento della sua passione. È così che iniziano ad affiorare quei pensieri paralleli che piano piano, ma inesorabilmente, allontano la mente dalla pista principale per andare ad esplorare altri orizzonti. Non è solo la fatica e la consapevolezza del rischio che crescono.

Un’”annataccia”, quindi. Dopo i ritiri annunciati da Valentino Rossi e Tony Cairoli, adesso è la donna che ha vinto più di tutte nella Storia a prendere il microfono in mano. Questo è un caso un po’ diverso, tuttavia. Dentro gli occhi luminosi di Laia Sanz c’è un nuovo obiettivo, dichiaratamente ispirato alla figura dell’unica donna che abbia mai vinto la Dakar: Jutta Kleinschmidt. Si vede che la vicinanza con la fuoriclasse tedesca, anch’essa proveniente dalla Moto e ora impegnata nel Mondiale Extreme E, ha avuto l’effetto detonante.

In bocca al lupo Laia…

Alt, un momento Laia. Facci sapere presto con che “mezzo” continuerà la tua storia. Noi abbiamo delle idee precise, ma non ci azzarderemmo mai a… rubarti la scena.

 

© Immagini Laia Sanz, KTM Media, GasGas Media, Future7Media

Ultime da Dakar