Dakar 2013. Tappa3. Incidente non grave a Franco Panigalli

Dakar 2013. Tappa3. Incidente non grave a Franco Panigalli
Piero Batini
  • di Piero Batini
Franco Panigalli è stato costretto al ritiro da un incidente, per fortuna non grave ma tale da consigliare il ricovero del pilota in ospedale. L'italiano è caduto dopo il salto da una duna e la moto gli è rovinata addosso | P. Batini
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8 gennaio 2013

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Franco Panigalli è stato costretto al ritiro da un incidente, per fortuna non grave ma tale da consigliare il ricovero del Pilota in ospedale. Il 48enne di Castiglione delle Stiviere, in gara con una Yamaha del Team di Franco Picco, è caduto dopo il salto da una duna e la moto gli è rovinata addosso. È stato quindi trasportato subito in elicottero all’ospedale di Ica, e quindi a Lima.


Lo abbiamo raggiunto all’ospedale di Lima, ed è lo stesso Franco che ci rassicura sulle sue condizioni.

«So che accade spesso così, ma stavo andando bene. Avevo perso un po’ di tempo per un problema di benzina il giorno precedente, e volevo recuperare un poco per non essere troppo indietro. Ero nel tratto di dune, ormai alla fine, intorno al chilometro 70. All’improvviso mi si è parata davanti una duna “cassée”, era perfettamente contro sole e non ho visto che oltre la cresta c’era il vuoto. Ho volato per venti metri e sono caduto, e sin lì niente di grave. Ma la moto mi è venuta addosso violentemente, e questo è stato peggio. 

Ho fatto appena in tempo ad accendere la balise di emergenza e sono svenuto. Quando mi sono risvegliato, poco dopo, i medici mi stavano soccorrendo e preparandomi per il recupero

La moto mi ha colpito alla testa, una gran botta anche alla schiena. Ho fatto appena in tempo ad accendere la balise di emergenza e sono svenuto. Quando mi sono risvegliato, poco dopo, i medici mi stavano soccorrendo e preparandomi per il recupero. Non sentivo mani e gambe, ero preoccupato. Mi hanno trasportato a Ica per i primi controlli, e quindi a Lima dove mi hanno fatto una tomografia. Meno male, non è niente di grave. Una forte compressione alle vertebre cervicali, ma nessuna frattura o fuoriuscita di liquido. Ho una piccola frattura allo zigomo, qualche taglio qua e la, ma sono integro fisicamente. Un po’ meno lo sono nel morale, naturalmente. Adesso devo aspettare 24/48 ore, lo so, è la prassi in questi casi. Poi parlerò di nuovo con i medici. Perché avrei un programma. Se medici, commissari e… il fisico me lo permetteranno, vorrei riunirmi alla carovana e stare vicino a Picco e ai i miei compagni di avventura. Essere se possibile utile, magari anche solo per aiutarli a vestirsi la mattina prima della partenza o dare una mano ai meccanici…».

 
Panigalli è il secondo ritirato tra i Piloti italiani. Il primo è stato, come abbiamo segnalato, Andrea Fesani, fermato da un problema banale, la perdita di una vite dentro il carburatore della sua Beta. Un guasto riparabile in cinque minuti, ma solo a patto di essere meccanici esperti.

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