Easy-P: nessun parcheggio è troppo piccolo

Easy-P: nessun parcheggio è troppo piccolo
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Un’ingegnosa soluzione per chi ha poco spazio in garage ma non vuole rinunciare a parcheggiare la moto al coperto, magari incastrandola fra l’auto e la parete
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
3 dicembre 2013

C’è il fortunello che vive in campagna e ha una ex stalla al posto del garage. C’è quello che anche in città ha un garage più grande più grande di un appartamento. C’è quello che non ha la macchina e la moto in garage gli sta più larga di una zattera in mezzo al mare. E poi ci siamo tutti noialtri – i motociclisti medi – che dobbiamo fare acrobazie degne di un circo per infilare la moto fra la nostra macchina, quella della moglie, la bici del figlio e quel vecchio armadio che proprio non ci decidiamo a buttare via.

Magari stando attenti a non sfondare il suddetto armadio o amputare uno specchietto alla macchina nel processo di parcheggio, che richiede una spinta da dietro reggendo solo il codone dalle maniglie del passeggero, una mezza piroetta sulla stampella laterale e un sollevamento dell’avantreno dai semimanubri per accostare la moto al muro che ogni volta sentite che è quella buona che ci lasciate la schiena.

 

La scena è fantozziana, lo sappiamo, ma chi più chi meno abbiamo tutti qualche problema di parcheggio, non fosse altro perché, se anche godiamo del lusso di una rimessa ampia in cui manovrare con agio le nostre amate moto, lo spostamento a mano di una due ruote è sempre insidioso. Un urto accidentale, un mezzo sbilanciamento, una distrazione e mettere la moto per terra diventa davvero un attimo. Senza contare cosa succede quando qualche altro membro della famiglia deve raggiungere qualcosa sistemato oltre la moto.

 

 

Come spesso accade, la soluzione al problema viene da chi, oltre al problema, ha anche un po’ di testa e il pallino della tecnica. E’ il caso di Ambrogio Borla, che si è inventato il sistema Easy-P (dove la P sta, evidentemente, per Parking) per risolvere in primis i suoi problemi di parcheggio. Un sistema capace di risolvere quasi qualunque problema si possa avere (e a quasi tutte le… profondità di tasche) grazie a tante diverse possibilità – tanto vincolate a terra, con binari di scorrimento, quanto invece libere di essere manovrate come si preferisce, secondo la stessa logica dei carrelli da lavoro oppure addirittura lasciando la ruota anteriore della moto a terra per avere maggiore direzionalità nello spostamento della moto.

Se non credete a noi vi invitiamo a guardare i video intercalati all’articolo per rendervi conto di cosa stiamo parlando. E del fatto che non dovrete più tremare tutte le volte che vedrete vostro figlio avvicinarsi allo scaffale dietro alla vostra moto

 

 

Nel catalogo di Easy-P non mancano le soluzioni dedicate a modelli particolari (per massa, ingombri o particolare disposizione del cavalletto) come Honda Goldwing o Harley-Davidson. E dalla soluzione libera, che avete visto nel video che vi abbiamo presentato nel primo riquadro, si passa per chi vuole ai già citati sistemi guidati con binario a terra, che rendono il posizionamento della moto assolutamente banale.

 

 

 

 

Per qualunque informazione, prezzi compresi (partono da cifre che non vi aspettereste, ve lo anticipiamo, ben inferiori a quelli di un pannello della carena rigato o rotto per manovra maldestra) potete fare riferimento al sito di Easy-P.