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A tre settimane dalla prima gara del mondiale Superbike 2012 alcuni team si sono dati appuntamento al Motorland di Aragon per due giorni di test che sono serviti per mettere a punto le moto in vista della prossima gara del 1 Aprile a Imola. Un clima fresco e ventoso ha accolto il team BMW ufficiale con Melandri e Haslam, la squadra Aprilia con Biaggi e Laverty e le due squadre Kawasaki, quella privata di Pedercini con Mercado e Salom e quella ufficiale con Lascorz e Sykes. E proprio l’inglese stato ancora una volta il più veloce, confermando la predisposizione sua e della Ninja ZX-10R per le prove, visto che Tom aveva già primeggiato nei test di Phillip Island e nelle prove ufficiali del primo round mondiale. Il primo giorno Tom ha abbassato di quattro decimi il primato in gara stabilito da Checa (1’58”862) mentre nella seconda ed ultima giornata, montata una gomma morbida, ha fermato i cronometri sul fantastico crono di 1’57”2. Oltre quattro decimi in meno della pole di Melandri (1’57”634). I progressi della verdona di Akashi sono stati confermati anche da Lascorz, autore di un ottimo 1’58”2 che gli è valso il terzo posto della classifica ufficiosa dei tempi.
Per ora il simpatico Tom è andato fortissimo solo in prova e con le gomme morbide. Sarà interessante vedere cosa potrà fare a Imola, un circuito che all’inglese è sempre piaciuto molto visto che è riuscito a cogliere due quarti posti sia lo scorso anno che nel 2010, quando non disponeva ancora della nuova ZX-10R. Per ora Sykes e la sua moto riescono a fare dei giri velocissimi, ma sulla distanza la potenza del motore e la ciclistica mettono in crisi le gomme. Il team Kawasaki sta lavorando proprio su questo aspetto e siamo certi che riusciranno a mettere Sykes e Lascorz in condizione di vincere. A quel punto starà ai due piloti dimostrare di avere il carattere e l’esperienza per stare davanti a piloti del calibro di Checa, Biaggi o Melandri.
Biaggi è andato ad Aragon per lavorare e lo ha fatto come sempre con estrema professionalità. Ha testato il motore evoluzione e se n’è tornato a casa. Il tempo sul giro non serviva a nulla e a due settimane dal secondo appuntamento mondiale è meglio non rischiare.
Melandri e Haslam hanno fatto un ulteriore passo avanti e se la S1000RR non è ancora cucita addosso a Melandri poco ci manca. Marco si è detto contento dei nuovi componenti testati e del grande impegno profuso da BMW nel progetto Superbike. Più che nei “temponi” fatti registrare da Sykes, Checa e Biaggi devono guardarsi dal pilota di Ravenna che guida una moto che ha ancora dei problemi, ma che ha già ottenuto il miglior risultato di sempre della casa tedesca in Superbike ed è secondo nella classifica piloti. Cosa potrà fare quando la sua S1000RR lo asseconderà in pieno?