Superbike. Bimota sempre più vicina all'omologazione

Superbike. Bimota sempre più vicina all'omologazione
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La FIM risponde a Bimota: "Il numero minimo di unità prodotte per poter ottenere l'omologazione non è stato ancora deciso. Nuovi costruttori sono sempre i benvenuti"
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20 gennaio 2014

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Il comunicato del Team Alstare che annunciava l'accordo tra Il Team belga e Bimota per partecipare al Mondiale SBK ha colto nel segno. Se infatti l'intenzione era chiara, rimaneva il dubbio sulla fattibilità del progetto, che era nelle mani della FIM. Bimota infatti difficilmente raggiungerà i numeri di vendita necessari per ricevere le chiavi di un box. Unica soluzione: una deroga al regolamento. La risposta della Federazione rimanda di fatto il problema, dichiarando che i numeri per l'omologazione per il campionato 2014 non sono stati ancora stabiliti, ma lascia spalancato uno spiraglio regolamentare. 


«Nuovi Costruttori intenzionati a partecipare ad uno o più Campionati Mondiali FIM sono i benvenuti. In riferimento al Campionato Mondiale FIM Superbike, dovranno senz'altro essere osservati i requisiti previsti dal regolamento (non ancora pubblicato nella edizione 2014 - n.d.r.).


Il numero minimo di unità prodotte per poter ottenere l'omologazione viene pertanto rivisto periodicamente e adattato alla linea di andamento del mercato.


A dimostrazione di questo, la FIM e la Superbike Commission in passato hanno apportato modifiche alla quantità di moto che devono essere prodotte, proprio per venire incontro alla situazione economica del mercato globale. Misure di questo genere sono state adottate nel 2009 e poi di nuovo nel 2012, quando la situazione delle vendite nel settore e l'area del motorsport hanno suscitato grande preoccupazione in quest'ambito.


E' attualmente in corso una valutazione all'interno della Superbike Commission circa la possibilità di modificare nuovamente questi numeri ed adattarli alle esigenze attuali. Un comunicato ufficiale verrà divulgato entro la fine di questo mese».

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