SBK. Le dichiarazioni di team e piloti dopo il GP di Germania

SBK. Le dichiarazioni di team e piloti dopo il GP di Germania
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Parlano i protagonisti delle due gare disputate sulla pista del Nurburgring. Piloti e team manager raccontano le prestazioni in pista e la loro soddisfazione
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6 settembre 2010


Team Althea Ducati

Il Team Althea Racing torna a casa dal circuito tedesco del Nurburgring, teatro dell’undicesimo appuntamento stagionale del Campionato Mondiale Superbike, con un altro podio nel carniere. A conquistarlo, nella prima gara, è stato lo spagnolo Carlos Checa mentre il suo compagno di squadra Byrne è riuscito a centrare due prestazioni da top ten.
«Sono partito bene e, con Rea e Haga abbiamo trovato da subito un buon passo, che ci ha permesso di staccare gli altri – rivela Carlos Checa – con Noriyuki stavamo battagliando per il secondo posto ma poi è scivolato e a quel punto ho provato ad attaccare Jonathan. Lui, però, aveva un ottimo ritmo e non sono riuscito a recuperare quel secondo di gap che gli ha permesso di vincere. Sono molto soddisfatto di questo podio e ringrazio il team per il lavoro svolto».
In gara 2, Checa è stato sfortunato protagonista di una scivolata senza conseguenze proprio mentre si trovava in lotta per la vittoria con gli stessi Haga e Rea.
Prestazioni da zona punti, invece, per Shane Byrne. L’inglese, che scattava dalla quinta fila a causa della caduta in Superpole che ha compromesso la sua posizione sulla griglia di partenza, ha confermato in gara di avere il passo per lottare con i migliori, come dimostrato sia nelle due sessioni di libere sia nelle qualifiche. Scattato bene dalle retrovie, è riuscito a centrare la top ten in entrambe le manche, chiudendo nono nella prima e decimo nella seconda.
«Ho dimostrato di andare forte sin dalle prime prove e contavo di correre due gare al vertice – dice “Shakey” – purtroppo la scivolata di ieri ha compromesso il mio week-end e non ho raccolto quanto speravo. Su questa pista i sorpassi sono difficili e il fatto di essere partito indietro sulla griglia non mi ha di certo agevolato ma ho dato il 100% e alla fine sono riuscito a conquistare la top ten, che non è male. Voglio ringraziare comunque i ragazzi della squadra per l’ottimo lavoro svolto...».
«Per vivere il week-end perfetto è mancata solo un po’ di fortuna – rivela il General Manager di Althea Racing, Genesio Bevilacqua – la seconda manche è stata tirata, con tempi molto vicini e l’errore di uno dei tre grandi protagonisti ci poteva stare. E’ successo a Carlos, va bene così. La vittoria della Ducati di Haga mi rende comunque contento e faccio loro i miei complimenti. Nonostante l’errore, sia nella gara finale che nella prima manche, al termine della quale abbiamo centrato il podio, siamo riusciti a dimostrare ancora una volta l’ottimo potenziale delle nostre moto. Carlos è in gran forma e ora punteremo a Imola e Magny Cours per recuperare il terreno perso in classifica. Shakey? Era molto difficile arrivare a correre con i primi partendo dalla quinta fila ed anche se non è riuscito ad esprimere al massimo quanto fatto vedere in prova è stato autore di una discreta prestazione. Certo, per come erano andate le prove mi aspettavo un risultato diverso...».

Team Alitalia Aprilia

Al termine di un weekend di luci e ombre, comunque illuminato dalla fantastica superpole colta ieri con record della pista, Max Biaggi torna dal Nurburgring saldamente in testa alla classifica del mondiale. Ora sono 58 i punti di vantaggio del quattro volte campione del mondo sul britannico Leon Haslam (Suzuki) suo più immediato inseguitore.
Letta in chiave mondiale la gara tedesca è vissuta sul duello tra i due, ormai i soli - anche secondo la matematica - a concorrere al titolo iridato: nella prima gara Biaggi ha portato la sua Aprilia RSV4 al quarto posto lasciandosi Haslam alle spalle (sesto) e guadagnando così tre punti. In gara 2 Haslam (terzo) si è ripreso cinque punti su Max.
In Gara 1, vinta da Rea (Honda), Max ha sofferto in partenza e si è poi reso protagonista di una bella rimonta che lo ha portato al quarto posto. In Gara 2 Max è sempre stato coi primi e, pur chiudendo quinto, si è portato a un soffio dal podio.
Si è trattato, in sintesi, di due gare di grande concretezza che consolidano sia il primato di Max Biaggi nella classifica piloti (Biaggi 397, Haslam 339), sia quello di Aprilia nella graduatoria costruttori (Aprilia 409, Suzuki 360, Ducati 342). Risultato finale: i 60 punti che Max vantava alla vigilia sono diventati 58 e con questo vantaggio si va agli ultimi due appuntamenti che decideranno questo avvincente mondiale superbike 2010.
«Un peccato - confessa Max Biaggi al termine di gara2 - Abbiamo lottato tutto il weekend con problemi di aderenza e chattering. So di poter essere decisamente più veloce, infatti in Superpole con la gomma morbida abbiamo fatto segnare un ottimo tempo. L'importante è saper gestire anche le difficoltà: abbiamo portato a casa punti pesanti in ottica campionato, ora mancano due gare e siamo ancora lì davanti.
Il traguardo si avvicina ma non dobbiamo fare l'errore di sottovalutare i nostri avversari, che anche oggi hanno dimostrato la loro determinazione nello sfruttare ogni nostro passo falso».

Team BMW

Ruben Xaus: Result Race 1: 7th, Gap to 1st: 00:19.613 min / Fastest Lap Race 1: 1:56.448 min
Result Race 2: 9th, Gap to 1st: 00:21.040 min / Fastest Lap Race 2: 1:56.178 min
«E' stata dura, ho dato il massimo in entrambe le gare. Nella prima con Leon Haslam, nella seconda con James Toseland. Il team ha svolto un ottimo lavoro per me, ci mancano poche cose da sistemare per lottare alla pari coi primi».
Troy Corser: Result Race 1: DNF. Result Race 2: 12th, Gap to 1st: 00:22.746 min / Fastest Lap Race 1: 1:56.143 min
«In gara uno sono caduto con Leon Haslam e ho picchiato duro il gomito. Nella ripartenza di gara due mi sono trovato bene per i primi giri, poi il dolore è diventato via via più forte. E mi sono accontentato della posizione».
Berthold Hauser (BMW Motorrad Motorsport Director):
«Il weekend era iniziato bene, ma il risultato finale non ci soddisfa. Siamo stati sfortunati, in particolare con Troy. E' andata meglio a Ruben, che ha fatto il miglior risultato possibile».

Team Ducati Xerox


L’inizio di Gara 1 non è andato come previsto, Leon Haslam e Troy Corser sono caduti alla prima curva, causando una bandiera rossa e un restart mezz’ora dopo. Noriyuki ha brillato in partenza ancora una volta, conquistando la terza posizione dopo la prima curva. Azzeccato un buon sorpasso su Carlos Checa, il pilota giapponese ha poi tenuto la seconda posizione fino alla fine del settimo giro, quando l’anteriore della sua 1198 ha perso aderenza provocando la caduta.
Il suo compagno di squadra Michel ha avuto una prima manche ugualmente sfortunata. Dopo aver perso un paio di posizioni in partenza, poi recuperate dopo pochi giri, ha visto il suo anteriore chiudersi all’ingresso della prima curva, quando era in sesta posizione. Il pilota romano è riuscito a ripartire quasi subito, rimontando posizioni preziose. Purtroppo però il comando gas si era danneggiato nella caduta e non si chiudeva correttamente, quindi il pilota italiano è stato costretto al ritiro.
Su un asfalto leggermente più caldo, Gara 2 si è svolta senza interruzioni. Haga dopo una partenza incredibile, che lo ha proiettato in seconda posizione alla prima curva, è riuscito a scavalcare anche Carlos Checa dopo soli tre giri, ed ha mantenuto un ritmo serrato. La caduta di Carlos ha dato al pilota giapponese un po’ di respiro e un buon gap fra lui e Jonathan Rea (Honda), gap che il pilota giapponese ha mantenuto ed incrementato passando sotto la bandiera a scacchi con oltre 3 secondi di vantaggio, vincendo la 43° gara della sua carriera. Michel, si è trovato imbottigliato in partenza, passando 11° alla fine del primo giro. A meta gara ha cominciato a soffrire una vibrazione ed una mancanza di grip al posteriore; rientrato al box, ha sostituito il pneumatico posteriore ma purtroppo il tempo perso non gli ha consentito di andare oltre la diciannovesima posizione.
Con questa vittoria, Noriyuki ha ottenuto il 110° podio della sua carriera; solo Troy Corser ha fatto meglio con 129 ad oggi. Noriyuki ha guadagnato la sesta posizione nella classifica generale con 202 punti, Michel è decimo con 160. Ducati, guadagnando 45 punti oggi con i risultati di Nori e Carlos Checa, mantiene la terza posizione nella classifica costruttori.
Noriyuki Haga (Gara 1 – DNF, Gara 2 - vincitore)
«Prima di tutto voglio dire quanto sono contento di essere tornato sul podio. Dopo la caduta di Gara 1 sono tornato subito al box nella speranza di riparare la moto per continuare la mia gara, ma purtroppo i silenziatori si erano danneggiati nella caduta e sono stato costretto al ritiro. Per gara 2 abbiamo modificato un po’ l’anteriore e la moto si è comportata molto meglio nella seconda manche. Ho tenuto un passo veloce per tutti i 20 giri e ce l’ho fatta! Mi dispiace per Carlos perché è sempre bello duellare con lui. Adesso vorrei ripetere la prestazione ad Imola, il circuito di casa della Ducati».
Michel Fabrizio (Gara 1 – DNF, Gara 2 – 19°)
«Una giornata nera. In gara 1 sono risalito subito in moto dopo la caduta, pensando di poter continuare e finire la gara comunque nella zona punti. Poi ho capito che c’era qualche problema perché si bloccava la manopola del gas, impedendomi di aprire o chiudere correttamente, e quindi ho dovuto rientrare – è un peccato perché prima della caduta stavo recuperando e avevo un buon passo. Gara 2 non è andata per niente meglio – ho avuto una vibrazione sospetta al posteriore è sono rientrato per cambiare la gomma posteriore ma facendo questo ho perso troppo terreno e non c’era più molto da fare».

Team Kawasaki Pedercini


Buona la partenza di entrambi i piloti del team Pedercini. Nei primi giri Hayden transitava in diciassettesima posizione mentre Baiocco lo seguiva in diciannovesima. Con un buon passo di gara ed in conseguenza delle cadute di alcuni avversari Hayden era in grado di recuperare terreno e di terminare la prima manche con un eccellente tredicesimo posto. Anche Baiocco entrava in zona punti e concludeva quattordicesimo. In gara due Hayden si classificava sedicesimo e Baiocco lo seguiva in diciassettesima posizione.
Roger Lee Hayden: «Sono state due gare per niente facili. Su questo tracciato non abbiamo mai trovato il giusto grip nel corso dell’intero weekend. Abbiamo lavorato molto sul set up della moto per migliorar l’aderenza,specialmente al posteriore, ma non ci siamo riusciti. Ad ogni modo in gara uno sono riuscito a raccogliere dei punti per la mia classifica. Per gara due abbiamo fatto qualche cambiamento. Sono partito bene ma poi non sono riuscito a tenere il passo dei piloti che mi precedevano ed ho concluso al diciassettesimo posto. Abbiamo fatto del nostro meglio. E’ mancato solo il grip necessario. Tutto sommato non è stato un weekend negative e devo dire che il circuito mi è piaciuto. Ora andiamo a Imola uno dei circuiti di casa della mia squadra». Matteo Baiocco: «La mia seconda gara è stata migliore della prima anche si il risultato è stato peggiore. All’inizio della settimana abbiamo apportato dei cambiamenti sulla mia moto, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Sapevamo che sarebbe stato difficile correre oggi dopo i miei risultati di ieri e sono contento di aver comunque portato a casa due punti nella prima gara. E’ difficile gareggiare partendo dalle ultime file ed il mio passo non era abbastanza veloce da consentirmi di recuperare molte posizioni. Ad ogni modo stiamo migliorando e spero di poter ottenere qualche buon risultato nelle prossime gare, ad iniziare dalla prossima di Imola».

Team Sterilgarda Yamaha

Un terzo e un quarto posto sono i migliori piazzamenti ottenuti quest’oggi sul leggendario tracciato del Nurburgring dal team Yamaha Sterilgarda grazie a Cal Crutchlow. Scattato dalla terza fila dello schieramento di partenza, l’inglese nel primo via è stato rallentato, insieme al compagno Toseland, dalla caduta di Haslam e Corser che ha richiesto la sospensione della gara. Al nuovo start, Crutchlow, si è subito instaurato in quarta piazza e alla fine è riuscito a conquistare il terzo gradino del podio. Nella gara del pomeriggio, dopo un bel duello con Haslam si è dovuto accontentare del quarto posto proprio alle spalle del rivale che lo ha preceduto di quattro decimi. James Toseland, partito dalla seconda fila per la penalità inflittagli in Superpole, nella prima gara è scivolato mentre era nel gruppo di testa, mentre nella seconda sfida della giornata ha sofferto
problemi di grip che lo hanno relegato in ottava posizione.
Cal Crutchlow, Yamaha Sterilgarda World Superbike Team, (3rd, 4th): «La prima gara è andata bene e sono felice di avere ottenuto il terzo posto. Durante il weekend abbiamo provato diversi set up e il risultato ha premiato il lavoro svolto. Nella seconda gara ho provato a replicare il risultato, ma non ci sono riuscito e per questo sono dispiaciuto perché se avessi avuto una gomma posteriore migliore avrei lottato fino alla fine per il podio. Ho guadagnato punti su Checa e a Imola spero di continuare la rimonta verso il quarto posto in campionato».
James Toseland, Yamaha Sterilgarda World Superbike Team (DNF, 8th): «Quando gara1 è ripartita sono stato protagonista di una buona partenza e infatti ero tranquillo dietro a Sykes quando ho perso l’anteriore e sono caduto. Nella seconda gara invece ho avuto problemi di grip e in alcune staccate lottavo con la poca potenza del freno e non sono riuscito ad andare oltre l’ottavo posto. Peccato essere partito dalla seconda fila, per la penalizzazione inflittami ieri, perché scattare dietro in questa pista è difficile rimontare. Ora non resta che pensare a Imola e dare il 100% per fare una bella gara».
Massimo Meregalli, Yamaha Sterilgarda World Superbike Team Manager: «Cal ha dimostrato di essere costantemente nei primi cinque e di accontentarsi quando neccessario per portare a casa punti importanti. James, invece ha avuto un weekend difficile. Penso che la caduta di gara1 abbia influito sul rendimento della seconda ed è un peccato perché dopo il risultato di ieri ci aspettavamo un risultato differente. La prossima gara sarà Imola e dopo i test di luglio, dove eravamo stati costantemente veloci, siamo fiduciosi».


 
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