Le pagelle di Monza

Le pagelle di Monza
Carlo Baldi
Tutti promossi a Monza (tranne Checa). 10 con lode al dominatore Biaggi e 10 a Badovini in Stock 1000 | C. Baldi, Monza
10 maggio 2010


Nel weekend di Monza si è celebrata una grande festa della Superbike che le condizioni meteo sono riuscite a danneggiare solo in parte, visto che domenica, per un vero miracolo, tutte le gare si sono corse su pista asciutta e persino il sole ha scostato le nubi per assistere allo spettacolo offerto dai campionati della Infront Motor Sports.

E’ stato il trionfo di Max Biaggi e dell’Aprilia, ma anche della BMW che ha conquistato il suo primo storico podio con Troy Corser e la quarta vittoria consecutiva (su quattro gare) con Ayrton Badovini nella Superstock 1000 FIM Cup. Sono andate fortissimo anche le due Yamaha e persino la Kawasaki è riuscita ad avvicinarsi alle posizioni di vertice. L‘onore della Suzuki è stato salvato, come sempre accade quest’anno, da un grande Haslam che lo stesso Biaggi ha definito “uno tosto”. Male la Honda : sfortunato Rea e sempre più frastornato Neukirchner.

Il tempio della velocità ha pesantemente penalizzato la Ducati che era stata illusa da Michel Fabrizio e dalla sua ottima prestazione in Superpole, ma che poi in gara non è andata più in la di un settimo posto con lo stesso Fabrizio (gara 1) e di un sesto con Haga (gara 2). Per trovare le altre Ducati dobbiamo scorrere la classifica sino a trovare in fila tutti i piloti della casa di Borgo Panigale, da Smrz a Byrne, da Scassa a Checa.

Il paddock di Monza sembrava la piazza principale di un paesino la domenica dopo la Messa. C’erano tutti. Abbiamo visto Pernat, Brivio, Simoncelli, Teocoli, Porta e persino Rocco Siffredi, ma per certo ce ne siamo persi molti altri. Per la prima volta abbiamo notato anche qualche telecamera della Rai, l’unica televisione che tratta il motociclismo come il pallone elastico (con tutto il rispetto per chi pratica questo sport). Che si siano tutti improvvisamente accorti che esiste anche il campionato Superbike? Chi invece la Superbike la conosce bene e cioè gli appassionati, i motociclisti, hanno sfidato la pioggia, si sono sistemati sulle tribune dell’autodromo brianzolo ed al termine della seconda manche hanno invaso pacificamente la pista.

Monza ha dato un bello scossone alla classifica ed i valori di questo campionato si vanno sempre più definendo. Lo avevamo detto sin dalla prima gara e ora i fatti ci danno ragione. Biaggi è il favorito di questo mondiale 2010 e chi non ama il Corsaro può solo sperare in Haslam. Gli altri per ora inseguono a settanta punti o più e non riescono a tenere il passo dei due “martelli” della Suzuki e dell’Aprilia. Ma vediamo come si sono comportati i protagonisti di Monza.

Max Biaggi
Superpole, gara uno e gara due. Max non si è fatto mancare nulla. Dei trentasei giri delle due gare ne ha condotti in testa trentacinque. Spaventoso. Al termine della seconda gara l’abbiamo visto felice come un ragazzino. Ha ringraziato tutti : tifosi, meccanici e vertici Aprilia. Sa di avere le carte in regola per vincere questo campionato e di potersi togliere una grande soddisfazione, dopo aver passato dei momenti difficili ed aver sin dall’inizio creduto in un progetto che ora si rivela vincente. Bravo bravissimo. Voto 10 e lode (10 per le due gare e lode per la Superpole).

Leon Haslam
E’ ormai “l’anti Biaggi” e la nomina gliel’ha data lo stesso pilota dell’Aprilia parlando della classifica piloti dopo le due gare di Monza. Il suo vantaggio in classifica è sceso a soli tre punti, ma il suo vantaggio nei confronti del terzo, Rea, è ora di settantuno. Quarto in gara uno e secondo in gara due. Qui a Monza non c’era nulla da fare contro Biaggi e la sua Aprilia. In gara uno a dire il vero ci ha provato (è suo l’unico giro in testa negato a Biaggi), ma poi ha capito che anziché guardare avanti avrebbe dovuto guardare indietro e respingere gli attacchi dei due piloti Yamaha. Lotterà con tanta grinta sino a Magny Cours. Voto 9

James Toseland
In Superpole non è bravo come il suo irriverente compagno di squadra, ma in gara si esprime al massimo e in gara uno ha braccato Biaggi sino alla bandiera a scacchi salendo sul secondo gradino del podio. Il suo è un campionato in netta crescita : 6 punti in Australia, 19 a Portimao, 25 a Valencia e 36 ad Assen. La paurosa caduta in prima variante a Monza gli ha impedito di proseguire questo eccezionale ritmo di marcia. Però Giacomino c’è. E’ tornato. La sua rincorsa al duo di testa è iniziata. Voto 9

Troy Corser
E’ entrato nella storia con un risultato che ha fatto esultare il team ed i vertici della BMW (a Monza era presente Hendrik von Kuenheim – Direttore Generale di BMW Motorrad). Il primo podio della casa tedesca in Superbike è merito di Tardozzi e dei suoi uomini, ma soprattutto di questo pilota australiano, tremendamente bravo nel mettere a punto la sua moto (non dimentichiamoci che riuscì a far vincere una Superpole anche alla Petronas) e molto veloce quando la moto glielo consente. E ora che la S1000RR è vicina alle moto più veloci, Troy potrà togliersi qualche altra soddisfazione, in fondo ha solo 39 anni, la stessa età che aveva Bayliss quando vinse il suo ultimo mondiale Superbike. Voto 8

Cal Crutchlow
Secondo in Superpole e terzo in gara uno. Se un sasso non avesse colpito e rotto il radiatore dell’olio della sua R1, probabilmente sarebbe salito sul podio anche nella seconda manche (durante la quale ha comunque stabilito il giro veloce). Non male per un debuttante. Non ha ancora la costanza dei suoi più esperti avversari, ma è sulla strada giusta e talento e determinazione non gli mancano di certo. Voto 8

Johnny Rea
Un ottima Superpole conclusa al quarto posto, due gare condotte nel gruppo di testa e due cadute spettacolari e per fortuna conclusesi nel migliore dei modi (nessun problema fisico). Questo è il magro bottino con il quale Rea fa ritorno a casa, con tanto amaro in bocca per aver perso l’occasione di conquistare dei punti importanti per la sua classifica. A sua discolpa va detto che la seconda caduta, quella in prima variante, lo ha visto incolpevole protagonista, colpito dalla moto di Toseland e costretto al ritiro. 50 punti ad Assen e zero a Monza. Però la sua Honda sembra essere più veloce ed affidabile e lui non si darà certo per vinto. Voto 7

Leon Camier
Un altro debuttante da prendere con le molle. Incostante, incline alla caduta, però sempre molto veloce e coraggioso. Sta facendo esperienza, ma prima della fine del campionato riuscirà a salire ancora sul podio come ha già fatto ad Assen. A Monza ci è andato vicino e pur partendo dalla quarta fila (!) ha terminato con un quinto ed un quarto posto. E se fosse partito più avanti? Voto 7,5

Michel Fabrizio
Monza ha rappresentato una svolta anche per Michel che ha dato il massimo in prova come in gara. Ha cercato di mettersi alle spalle i tanti problemi che gli hanno sino ad ora impedito di esprimersi sui consueti livelli e in Superpole ha conquistato un ottimo terzo posto. In gara uno è stato il pilota Ducati più veloce, mentre nella seconda manche è caduto mentre cercava di restare attaccato ai primi. A Monza proprio non avrebbe potuto fare di più e i piazzamenti degli altri piloti Ducati lo stanno a dimostrare. In attesa di circuiti più favorevoli alle rosse di Borgo Panigale, Michel ha dimostrato un gran carattere. Voto 7

Carlos Checa
E’ l’unica insufficienza di queste pagelle. Che Monza fosse la pista meno amata dallo spagnolo si sapeva, ma un pilota che punta al mondiale deve dare il massimo proprio nei momenti difficili e Carlos a Monza non si è mai visto ne in prova e nemmeno in gara. E’ ancora quarto in classifica a pari punti con Rea. Non pensiamo che abbia rinunciato alla corsa al titolo e quindi ce lo aspettiamo ancora protagonista nelle prossime gare. A Monza ha raccolto solo sette punti. Irriconoscibile. Voto 4,5

Ayrton Badovini
Quattro gare quattro vittorie. Inoltre in tutti e quattro i rounds è sempre stato nelle prime tre posizioni nelle prove , comprese le libere ed i warm up. A Valencia è risultato primo tutte le volte che le Stock 1000 sono scese in pista : libere, qualifiche, warm up e gara. A Misano ha promesso che arriverà primo anche al torneo di bocce sulla spiaggia e al torneo di tresette dell’ARCI. La moto è veloce ma lui è di un altro pianeta … il pianeta Superbike. Speriamo che se ne accorga anche Tardozzi. Voto 10

Vulcano permettendo le moto della Superbike sono in volo per Johannesburg, destinazione Kyalami. Tra soli quattro giorni sul circuito del Sud Africa iniziano le prove del sesto round del mondiale Superbike. Noi ci saremo, voi restate collegati.