Il mondiale Superbike del 2012

Il mondiale Superbike del 2012
Carlo Baldi
Ecco i nuovi regolamenti della SBK 2012. Nuovi team sostituiscono quelli che sono usciti di scena, ma il numero dei piloti non decolla. ParkinGo, che sceglie l’Aprilia, Ducati Roma e Crescent Racing Suzuki e le altre novità | C. Baldi
4 novembre 2011

 

I nuovi regolamenti e la tanto sbandierata diminuzione dei costi non sono serviti ad aumentare di molto il numero dei partenti, ma se non altro il mondiale Superbike il prossimo anno potrà contare su 22-23 presenze costanti che con le annunciate wild card della KTM e del team Suzuki Yoshimura potranno arrivare a 24-25. Una griglia non certo affollata, ma di questi tempi bisogna accontentarsi.


Una sola moto per pilota 


Una sola moto per pilota ed un numero massimo di otto motori a stagione. Questa la regola più importante, che però non ci dice cosa succederà se un team dovrà utilizzare il nono motore. Decisione discutibile quella della moto unica, ma la possibilità di avere nel camion un telaio e vari pezzi di ricambio sembra possa scongiurare gravi assenze al via delle gare. Il nuovo regolamento oltre alla moto unica per tutte le categorie, prevede che i team Superbike non possano effettuare test dal 1 dicembre 2011 al 15 gennaio 2012. Un'ulteriore diminuzione dei costi a favore dei team privati che nel peridio invernale non possono, a differenza degli ufficiali, volare in Malesia o in Australia alla ricerca di piste calde e soleggiate.

Sei chili di aggravio per i bicilindrici e 

“Wet Superpole”


La Ducati che domina in Superbike ed in Stock costringe gli organizzatori a stabilire una differenza di peso tra due e quattro cilindri pari a sei chili di aggravio per i bicilindrici. Peso minimo di 165 kg per le moto con propulsore a quattro cilindri e di 171 per quelle con motore a due. Il tentativo di ridurre i costi impone inoltre una riduzione delle prove da 60 a 45 minuti. La Superpole resta invariata in caso di pista asciutta mentre se piove assisteremo alla “Wet Superpole” che prevede solo due sessioni. Nella prima i 16 piloti qualificati si contenderanno i primi 8 posti che daranno l’accesso alla seconda e ultima fase, quella che deciderà la griglia di partenza delle gare. Sparisce infine il “flag to flag” sostituito dall’eventuale decisione del direttore di gara di interrompere la gara per consentire di cambiare le gomme.


La Yamaha sparisce dal mondiale


La Yamaha sparisce dal mondiale delle derivate dalla serie, nel quale faranno il loro debutto tre nuove squadre. Il team Ducati Roma prende in pratica il posto del team Supersonic, dal quale ha acquistato moto e materiale. La squadra di Andrea Petricca ha già svolto tre giorni di test a Misano con Niccolò Canepa. L’ex MotoGP ha fatto segnare tempi di tutto rispetto che hanno riempito di ottimismo la squadra italiana. ParkinGo ci ha abituati ai colpi di scena e dopo essere passato da Triumph a Yamaha ad un solo mese dall’inizio del mondiale Supersport 2010, quest’anno la squadra di Giuliano Rovelli sembrava destinata a portare in pista una Ducati, ma pochi giorni fa Davies ha provato l’Aprilia RSV4 ed ora la squadra italiana è vicinissima ad un accordo con la casa di Noale. Il team ufficiale Aprilia da parte sua schiererà la coppia Biaggi Laverty, un mix esplosivo di esperienza e voglia di vincere. L’inglese nei test di Portimao ha stupito tutti facendo segnare tempi molto interessanti, mentre Max al termine della sua sfortunata stagione ha affermato di volersi riprendere nel 2012 il titolo mondiale di Checa.


Pata passa a Ducati?


Non si sa ancora cosa intenda fare il team Pata che quest’anno ha schierato Haga con un Aprilia privata, ma che il prossimo anno potrebbe anche passare a Ducati. Molto difficilmente Nitronori resterà nell’ex team DFX che sogna De Puniet, ma nel frattempo tratta con Lorenzo Zanetti, che vorrebbe emulare Giugliano e Canepa e fare il grande salto dalla Stock alla Superbike. Giugliano, giovane e talentuoso pilota del team Althea, verrà schierato al fianco del campione del mondo Carlos Checa, il quale cercherà di ripetere la sua trionfale stagione 2011 sempre alla guida della 1198. Restando in casa Ducati il team Effenbert Liberty sembra aver confermato Smrz e Guintoli, ai quali molto probabilmente verrà affiancato Maxime Berger. Però la squadra della Repubblica Ceca non si ferma qui ed attende la fine del mondiale GP per comprendere quale sarà il futuro di Toni Elias.


Suzuki


La Suzuki, in attesa di sapere cosa farà la storica squadra belga Alstare, può contare sul team inglese Crescent che dopo aver annunciato ufficialmente il suo ingresso in Superbike ha messo sotto contratto Leon Camier. Dopo due anni trascorsi nel team ufficiale Aprilia, il 25enne di Ashford, Regno Unito, è ansioso di mostrare il suo talento portando alla vittoria la GSX R 1000 della sua nuova squadra. Per quanto riguarda il suo compagno di squadra la scelta è tra Hopkins ed il campione del British Superbike 2011 Tommy Hill. Per entrambi si tratterebbe di un ritorno in quel mondiale che nel 2009 li ha visti al via rispettivamente nel team Honda Althea e nel team Honda Stiggy.


Honda


E parlando di Honda, il team Ten Kate il prossimo anno potrà contare su Jonathan Rea e Hiroshi Aoyama. Rea è uno dei piloti favoriti nella lotta per il titolo 2012, mentre l’ultimo campione mondiale della classe 250 dovrà dimostrare di sapersi adattare alla nuova CBR 1000.


Tutto deciso da tempo in casa BMW 


Tutto deciso da tempo in casa BMW che ha scelto ben tre italiani per cercare di portare finalmente alla vittoria la S1000RR. Melandri farà parte del team ufficiale assieme al confermato Haslam, mentre il team BMW Motorrad Italia ha scelto Fabrizio per formare con Badovini un team tutto made in Italy.
Terminiamo la nostra carrellata con la Kawasaki, che ha sostituito il team di Paul Bird con quello spagnolo di Motocard.com. Lascorz torna nel team che lo ha lanciato in Supersport, mentre Sykes si è guardato a lungo in giro prima di firmare il contratto che lo legherà alla casa di Akashi per un altro anno. Visti i buoni risultati conseguiti dal team Pedercini nella stagione appena terminata, la Kawasaki ha deciso di appoggiare maggiormente la squadra italiana per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Mark Aitchison dovrebbe restare, ma la trattativa è ancora in corso, così come lo sono quelle destinate a stabilire il compagno di squadra del giovane australiano.