Definita la griglia di partenza del prossimo mondiale Superbike

Definita la griglia di partenza del prossimo mondiale Superbike
Carlo Baldi
Nonostante la crisi ed il ritiro della Yamaha sale a 23 il numero dei piloti che utilizzeranno moto di sei case diverse. E potrebbe esserci una novità dell’ultima ora | C. Baldi
18 gennaio 2012

Punti chiave

 

Nonostante una crisi economica sempre più acuta ed il ritiro del team Yamaha ufficiale, il mondiale Superbike porta a 23 il numero dei piloti che prenderanno parte al prossimo campionato che prenderà il via tra poco più di un mese sulla bellissima pista di Phillip Island. Esce di scena la Yamaha, ma restano altre sei case, con la Suzuki che sostituisce il team Alstare con l’inglese Crescent.

Diminuiscono le squadre ufficiali, ma aumentano i team privati

Senza snaturarsi e senza scendere a compromessi (vero Dorna?) Infront Motor Sports è riuscita a mantenere spettacolare e combattuto il mondiale delle derivate dalla serie, tanto che il prossimo si preannuncia come uno dei campionati più combattuti degli ultimi anni. Nelle stagioni passate i favoriti alla vittoria finale erano spesso solo due o al massimo tre, ma quest’anno i candidati a sostituire Carlos Checa nell’albo d’oro sono almeno sei. Oltre allo spagnolo del team Althea partono per vincere il titolo anche Rea, Haslam, Melandri, Biaggi e Laverty. La nostra lista si ferma qui, ma potrebbe comprendere anche outsider di lusso come Hopkins, Fabrizio o Aoyama.

La Ducati sembrerebbe la moto da battere, ma la BMW, che ha deciso di avvalersi nuovamente di piloti, tecnici e manager italiani, ha mostrato nei test di fine stagione di aver fatto grandi passi avanti. In casa Kawasaki non hanno mai smesso di lavorare sulla nuova Ninja e chi negli ultimi test del 2011 ha provato le nuove soluzioni dedicate alla parte elettronica ne è rimasto entusiasta. L’Aprilia parte con la rabbia di chi non è riuscito a confermarsi e con un Laverty che è sembrato subito a suo agio sulla RSV4 Factory. La Honda, che ora dispone del ride by wire, potrà contare su due piloti come Rea e Aoyama, con il primo che sa di avere finalmente il mezzo per lottare per la vittoria finale. La Suzuki sembra al momento la moto meno competitiva del lotto, ma l’alleanza tra il team Crescent ed il famoso preparatore giapponese Yoshimura potrebbe rivitalizzare la GSX-R1000 e rilanciare sia Hopkins che Camier.


Largo ai giovani


Un campionato davvero incerto che sarà reso ancora più interessante dalla presenza di piloti giovani che smentiscono chi vedeva nella Superbike una sorta di cimitero degli elefanti. Nel 2012 il mondiale delle derivate dalla serie ringiovanisce e sostituisce Toseland, Corser (ritirati) e Haga (rimasto almeno per il momento a piedi) con Giugliano, Mercado, Zanetti e Canepa. Poco più di ottanta anni... in quattro.
Come sappiamo, sbilanciarsi in pronostici riguardanti il mondiale Superbike espone solo a brutte figure, ma non possiamo esimerci dal prevedere un campionato che premierà i piloti più costanti. Non pensiamo ci possa essere un pilota che si stacca decisamente dagli altri come hanno fatto ad esempio Biaggi e Checa negli ultimi due anni, ma al contrario vediamo un gruppo di piloti che potrà lottare fino all’ultima gara, nella massima incertezza. Una stagione dove ogni punto potrà valere moltissimo e dove gli errori e le cadute si pagheranno a caro prezzo, visto che la moto a disposizione di ogni pilota sarà una sola. E parlando di moto è da rilevare come la casa più rappresentata sia la Ducati con sette, seguita dalla BMW che schiererà cinque moto contro quattro Kawasaki, tre Aprilia, due Suzuki e due Honda.

Rispetto ad alcuni anni or sono calano le Honda, crescono le BMW e le Kawasaki e scompaiono le Yamaha.
Le Aprilia avrebbero potuto essere quattro se il team Pata non avesse scelto di concludere il suo rapporto con la casa di Noale per passare alla Ducati e a quella 1198 che il prossimo anno verrà pensionata a favore della nuova Panigale, che nel 2012 vedremo solo nella Superstock 1000 FIM Cup.


26 febbraio, pronti al via


Il 26 Febbraio si spegnerà il primo semaforo rosso della stagione, ma per un primo confronto in pista dovremo aspettare meno di un mese, visto che molte squadre scenderanno in pista a Phillip Island già il 13 Febbraio per tre giorni di test che potranno iniziare a definire i valori in campo. Il 20 e 21 Febbraio poi, sempre sulla pista australiana, si svolgeranno due giornate di prove ufficiali alle quali prenderanno parte tutti e tredici i team Superbike. Due giornate di riposo e dal 24 si inizieranno a stilare le classifiche delle prime prove e delle prime gare.

Il team Honda Racing (nel quale Castrol non sarà più il main sponsor, pur restando al fianco del team della casa alata) ha anticipato tutti ed è già volato in Australia per tre giornate di test (17, 18 e 19 Gennaio) che vedranno Rea e Aoyama alla guida della Honda CBR1000RR Fireblade in versione Superbike 2012, vale a dire con quel ride by wire che al termine dello scorso campionato aveva dato una marcia in più a Johnny, che nel finale di stagione ottenne una vittoria ad Imola e due terzi posti nelle ultime gare di Portimao.

Concludiamo riportandovi alcuni “rumors” che danno per imminente l’annuncio della partecipazione al mondiale 2012 di un quattordicesimo team che porterebbe a 24 il numero dei piloti in pista, forse già a partire dalle prime due gare australiane. Ancora nulla di certo o di ufficiale, ma le voci si fanno sempre più insistenti e c’è chi pensa che il ventiquattresimo pilota possa essere Haga, per la felicità di chi non si rassegna a non vedere più in pista il funambolico Nitronori.