Andrea Buzzoni: "Per il prossimo anno puntiamo a un top rider"

Andrea Buzzoni: "Per il prossimo anno puntiamo a un top rider"
Carlo Baldi
Con il Direttore di BMW Motorrad Italia ed il responsabile del progetto Superbike e Superstock facciamo il punto della situazione per quanto riguarda la sua squadra e i progetti per il 2013 | C. Baldi
6 luglio 2012

Punti chiave


Andrea Buzzoni è il Direttore di BMW Motorrad Italia ed il responsabile del progetto Superbike e Superstock. Lo abbiamo incontrato al Motorland Aragon e ne abbiamo approfittato per fare il punto della situazione per quanto riguarda la sua squadra ed i progetti per il 2013. Lo scorso anno Buzzoni ed il team manager Serafino Foti furono ad un passo dall’ingaggiare Carlos Checa e non è detto quindi che non ci riprovino anche quest’anno. Il team BMW Italia ha molte ambizioni e deve dare visibilità ai propri sponsor per cui se non arriverà il campione spagnolo Buzzoni ed il suo staff cercheranno comunque di ingaggiare un top rider, che non è detto che venga per forza dalla Superbike.


Andrea non si può dire che la vostra stagione stia andando male, però forse all’inizio le vostre aspettative erano superiori ai risultati raccolti sino ad ora.
«Se guardiamo i punti raccolti in effetti la stagione non sta andando come speravamo. Però sia a Misano che ad Aragon Badovini ha dato un forte segnale di ripresa lottando nel gruppo dei primi e ad Aragon si è giocato il podio sino alla fine. Questo ci conferma che la nostra moto è vincente. E’ da podio».


Senza nulla togliere ai due piloti che ora corrono con voi, penso che le vostre ambizioni siano rimaste invariate rispetto allo scorso anno quando a Portimao, nell’ultima gara della stagione, avete fatto un'offerta a Carlos Checa.
«I nostri programmi sono rimasti gli stessi e non li abbiamo certamente ridotti. A mio parere le nostre ambizioni devono essere lucidamente corrispondenti alle nostre energie, alle nostre capacità, alle nostre risorse sia economiche che tecniche. Penso che la nostra squadra possa competere per il podio o comunque essere costantemente nella top five. Quest’anno questo non è successo e quindi non siamo completamente soddisfatti. Per il 2013 punteremo quindi ad un top rider in quanto riteniamo che in questo sport e soprattutto

Le nostre ambizioni devono essere lucidamente corrispondenti alle nostre energie, alle nostre capacità, alle nostre risorse sia economiche che tecniche

nel mondiale Superbike il successo dipenda almeno al 70% dal pilota. Noi vogliamo e dobbiamo assicurarci un pilota che riesca a competere per il titolo mondiale».


Dal punto di vista tecnico i vostri cugini tedeschi sono cresciuti molto rispetto allo scorso anno, anche all’apporto di un pilota come Melandri e di uno staff tecnico di primordine. Siete migliorati anche voi? A che punto siete per quanto riguarda moto e tecnici?
«Il livello del campionato Superbike è cresciuto moltissimo. Basti pensare che il miglior tempo di Badovini ad Aragon di quest’anno è stato migliore di quello che fece segnare Melandri lo scorso anno quando vinse la gara. Questo può dare l’idea di quanto sia cresciuto il mondiale 2012 rispetto allo scorso anno. Il team BMW tedesco ha certamente usufruito dell’esperienza e delle capacità di Melandri. Marco non è solo un talento per come guida, ma è anche molto bravo a lavorare sulla moto e a fornire al suo staff tecnico le informazioni necessarie per migliorare la moto. Inoltre il motore della S1000RR è migliorato molto, soprattutto per quanto riguarda l’erogazione, mentre la potenza è invece quasi rimasta la stessa. Per quanto ci riguarda Ayrton sta andando molto meglio rispetto allo scorso anno, anche se ancora non abbiamo raggiunto i risultati che ci eravamo prefissati».


Cosa vi aspettate da qui alla fine del campionato?
«Siamo fiduciosi per quanto riguarda la seconda parte del campionato. Come dicevo prima Ayrton ha mostrato ottimi segnali di miglioramento e nelle ultime gare siamo andati vicini al podio. Anche considerando il tipo di tracciati che ci aspettano penso che possiamo sperare in qualche podio, magari già ad iniziare da Brno che è una pista che piace a tutti e due i nostri piloti».