SBK. Le pagelle e le ultime news da Brno

10 e lode a Biaggi e all'Aprilia, bene anche Spies che in caso di vittoria del mondiale penserà alla MotoGP. Rimandato Fabrizio e fratturato (al femore) Ruben Xaus
28 luglio 2009


Michel Fabrizio l'ha combinata davvero grossa in gara uno quando cadendo ha trascinato con sé nella via di fuga il malcapitato Spies. Un errore grave, un'ingenuità che è costata molti punti a Michel, ma soprattutto all'americano che non ha potuto superare in classifica Noryiuki Haga, il compagno di squadra di Fabrizio nel team Ducati Xerox.
In molti hanno ironizzato sul fatto che con questa sconsiderata manovra il pilota romano abbia di fatto avvantaggiato Haga che, in precarie condizioni fisiche dopo le cadute nelle ultime gare, avrebbe molto probabilmente perso la testa della classifica se Michel  non avesse buttato Spies fuori pista. Ma lasciando da parte le farneticanti teorie del complotto, quello che dispiace è che il pilota italiano della Ducati ci abbia negato il piacere di assistere ad una gara che si preannunciava  bellissima ed avvincente e che avrebbe messo finalmente a confronto diretto Spies , Fabrizio e Biaggi vale a dire i piloti che nelle prove si erano dimostrati nettamente i più forti sulla tortuosa pista di Brno.  Per fortuna in gara due Fabrizio si è tolta la fascia da kamikaze (che gliel'avesse prestata  Haga?) e noi abbiamo finalmente potuto assistere ad un grande spettacolo ed al confronto diretto tra gli alfieri di Yamaha, Ducati e Aprilia. Ha vinto ancora Spies. Un successo netto, deciso e che non lascia scampo ai due Italiani ai quali va dato certamente il merito di aver fatto del loro meglio per conquistare la vittoria, ma che hanno dovuto ancora una volta inchinarsi alla superiorità del pilota texano.  Ben è il più forte e si può battere solo se cade o se la sua moto lo tradisce. Merita il mondiale, ma per il momento è secondo in classifica ed ha perso una grande occasione per agguantare il primato. Ora la Superbike va in vacanza per un mese e Haga avrà quindi tutto il tempo per guarire, tornare in forma e presentarsi al Nurburgring nelle migliori condizioni per difendere la sua prima posizione. A Brno l'Aprilia ha colto il suo primo successo con la nuova RSV4, ma per una consacrazione definitiva pensiamo sia meglio attendere altre gare e soprattutto altri circuiti meno favorevoli a Biaggi. Anche la BMW ha finalmente mostrato notevoli progressi, ma anche per la moto della casa tedesca vale quanto detto per l'Aprilia: attendiamo di vederla all'opera su altri circuiti, in quanto a Brno la  S1000RR aveva svolto varie sessioni di test privati ed era quindi avvantaggiata rispetto ad altre moto. Proprio nel week end nel quale la BMW si è dimostrata competitiva, Xaus si è infortunato in maniera abbastanza grave (frattura del femore destro). Un grosso augurio a Ruben con la speranza di rivederlo presto in sella. Mancano solo quattro gare al termine di un campionato davvero avvincente e siamo certi che i colpi di scena non mancheranno e che il duello tra Haga e Spies avrà il suo epilogo solo nell'ultima gara di Portimao. A Brno, come tutti gli anni non sono mancati i rumors e le varie voci sulle trattative del mercato team e piloti.
Moto.it pubblicherà nei prossimi giorni un articolo dedicato ai molti cambiamenti in atto nel mondo della Superbike, alcuni dei quali si preannunciano assai interessanti. 

Le pagelle di Brno

Ben Spies: Ben è davvero inarrestabile. Anche a Brno l'americano ha vinto la Superpole (la nona sulle dieci sino a qui disputate) e ha dominato gara due, restando in testa per tutti e venti i giri. Cosa avrebbe potuto fare di più? Ben era davvero infuriato per l'errore di Fabrizio che lo ha estromesso dalla prima manche, ma ha trasformato la sua collera in rabbia agonistica e nella seconda gara non ha lasciato scampo ai suoi avversari. Specialmente dopo aver firmato il suo nuovo contratto con la Yamaha (sembra che in caso di vittoria del mondiale Superbike Spies potrebbe passare già il prossimo anno alla MotoGP) le motivazioni non gli mancano di certo e l'obiettivo di vincere il mondiale Superbike nell'anno del debutto è sempre più vicino. Sette punti da recuperare sono un'inezia quando ve ne sono ancora in palio 200. 
Voto 10

Max Biaggi: Brno è terra di conquista per Max, ma essere stato il primo pilota ad aver portato al  successo RSV4 resterà una delle tante perle della carriera del pilota Italiano. Certo Fabrizio gli ha dato una grossa mano nella prima manche, ma nella seconda Biaggi è riuscito a tallonare Spies sino all'ultima curva ed è un impresa che quest'anno è riuscita a pochi piloti. La vittoria di Brno conferma sia le doti indiscusse di Max che il potenziale della RSV4, da molti considerata una GP camuffata da moto di serie. Di fatto il motore della nuova moto di Noale è davvero impressionante e quando la ciclistica sarà in grado di sfruttarne in pieno la potenza, l'Aprilia sarà la delle moto da battere.  Biaggi ora è quinto nella classifica piloti, a soli sei punti da Rea. Siamo  certi che il Corsaro sarà protagonista di un grande finale di stagione. Voto 10 (e lode all'Aprilia)

Michel Fabrizio: Un week end rovinato da un grossolano errore ma anche dall'aver dovuto alzare bandiera bianca davanti a Spies e a Biaggi. Alla prova dei fatti Michel ha mostrato di non essere in grado di tenere il passo di Spies e che ben difficilmente potrà  contendergli il titolo mondiale. In America il romano non era riuscito a tenere la scia del pilota Yamaha, ma aveva l'alibi di correre  a Miller, sulla pista di casa di Ben. Brno invece è da sempre la sua pista preferita e quella dove ha sempre ottenuto importanti risultati. Qui l'alibi non regge anche perché Fabrizio ha dovuto arrendersi anche davanti a Biaggi. Nel dopo gara ha dichiarato che l'Aprilia andava più forte della sua Ducati e che questo lo preoccupa soprattutto in prospettiva futura. Gli crediamo, ma gli ricordiamo anche che attualmente la moto da battere è la sua. Una Ducati ufficiale che riesce ad andare forte su tutti i circuiti e non solo a Brno. In classifica è ancora terzo, ma deve recuperare 46 punti a Spies e 53 ad Haga. Non sarà facile.
Voto 6

Jonathan Rea: Un terzo ed un quarto posto per Johnny a Brno. Davvero niente male per il giovane nord irlandese che sta dimostrando di essere il più forte pilota della Honda nel mondiale Superbike.  Da quando il team Ten Kate ha deciso di utilizzare nuove sospensioni, le CBR1000RR del team olandese hanno risolto molti dei problemi che ne avevano limitato le prestazioni e Rea ha saputo conquistare due podi ed un quarto posto. Attualmente è quarto in classifica ma senza la possibilità di raggiungere Fabrizio che lo precede al terzo posto. Una stagione comunque positiva in quanto non dobbiamo dimenticare che Johnny è al debutto nella Superbike.
Voto 8

Carlos Checa: Vale per lo spagnolo lo stesso discorso fatto per Rea. Ora che la Honda del Ten Kate ha risolto molti dei propri problemi, anche Carlos riesce a conquistare qualcuno dei risultati che tutti si aspettano da un pilota come lui che ha militato per molti anni in MotoGP. Non riesce a tenere il passo dei primi e si deve accontentare di far parte del gruppo degli inseguitori, ma è già qualcosa rispetto ai deludenti risultati di inizio stagione.  
Voto 7

Noryiuki Haga: Nitronori si era presentato in Repubblica Ceca non certo nelle migliori condizioni fisiche, non tanto per la frattura al radio del braccio destro, che si è completamente saldata grazie ad un  intervento chirurgico, quanto per le multiple fratture alla scapola sinistra che non sono curabili se non con il riposo e l'inattività. Haga deve aver sofferto molto durante le due gare di Brno, ma ha stretto i denti ed ha portato a casa un ottavo ed un sesto posto e soprattutto 18 punti importantissimi per la sua classifica. Certo Fabrizio lo ha involontariamente aiutato, ma Noryiuki ha fatto in pieno il suo dovere e  può quindi andare in vacanza mantenendo il primo posto in classifica. Riprenditi Haga perché le ultime quattro gare saranno davvero difficili e dovrai dare il massimo per non farti travolgere dal "Texas Terror".
Voto 8

Shane Byrne: Team privato e pilota esperto. Un connubio che sembra perfetto per il team Sterilgarda di Marco Borciani che a Brno ha raccolto un quarto ed un ottavo posto, dopo che in Superpole Byrne era riuscito a qualificarsi per l'ultimo turno e a stabilire il quinto tempo assoluto. Shane ha anche vinto la speciale gara tra i piloti privati Ducati, lasciandosi alla spalle in entrambi le manche con l'idolo locale Jakub Smrz. Davvero bravo questo pilota inglese poco appariscente e spettacolare, ma sempre molto determinato ed destramente  concreto.
Voto 7,5

Troy Corser: Devono aver fatto festa grande i vertici BMW quando in gara uno Troy ha condotto la corsa per i primi due giri. Il team BMW conosceva bene il circuito di Brno dove aveva svolto alcuni test privati e quindi, almeno su questa pista, la moto era certamente a punto per quanto riguardava  l'assetto. E quando la moto funziona a dovere Troy è lì, con i primi. La classe non è acqua. Corser è ormai prossimo ai quaranta, ma è diventato un grande professionista che riesce sempre a sfruttare al massimo i mezzi che gli vengono affidati. Per quanto riguarda la BMW abbiamo sempre sostenuto che fosse solo questione di tempo. Voci interne al team ci riportano come la casa tedesca sia molto lenta nel prendere  decisioni e nel risolvere i problemi, manifestando quindi poca dimestichezza con il mondo delle corse dove invece bisogna operare in fretta e dove l'esperienza è una dote determinante. Purtroppo l'incidente di Xaus ha rovinato la festa in casa BMW. 
Voto 7,5

Ryuichi Kiyonari: Il pupillo di casa Honda a Brno ha due volte fatto tredici, ma non ha vinto nulla. Anzi ha dimostrato che mentre per i suoi compagni di squadra l'utilizzo di nuove sospensioni ha portato notevoli miglioramenti, per lui ha significato una profonda crisi. Ryuichi ha "smarrito la strada di casa" e se si escludono le due gare di Monza, quest'anno il suo campionato è davvero deludente.
Non valutabile (troppo brutto per essere vero).

Nieto - Nakano - Hopkins: Un voto unico e negativo per tre piloti dal glorioso passato che però non riescono a ripetere in Superbike quanto di buono avevano fatto vedere in 250 o in MotoGP. La Superbike è una categoria difficile che non tiene conto del blasone. Qui si fa a sportellate e piloti maturi ed esperti devono vedersela con giovani determinati e coraggiosi a volte al limite dell'incoscienza. Non vogliamo gettare la croce addosso a questi tre piloti certamente bravi (Hopkins poi viene da un grave infortunio), ma che purtroppo non riescono ad adattarsi al clima della Superbike. Forse i team farebbero meglio a scegliere piloti con caratteristiche diverse per dare magari un poco di spazio a quei giovani che nelle categorie della Supersport e della  Superstock 1000 si stanno mettendo in luce e che meriterebbero una possibilità. Ma di questo tratteremo nel nostro prossimo articolo dedicato appunto al mercato piloti.  
Per i tre piloti deludenti:  Voto 4       

Dopo una lunga pausa il circus della Superbike si ritroverà sul circuito del Nurburgring la prima settimana di settembre. La pista tedesca l'anno scorso è stata favorevole alla Yamaha, ma la Ducati non può certo permettersi passi falsi. Sarà inoltre interessante vedere come si comporteranno Aprilia e BMW e, trattandosi di un circuito molto tecnico e difficile, pensiamo che anche qualche pilota Honda potrà essere della partita. Ci avviciniamo alle ultime gare. Vietate ai deboli di cuore.

Carlo Baldi
Foto: Porrozzi

Hot now