Suzuki nel regno di Schwantz: due “prime volte” per Joan Mir e Alex Rins

Suzuki nel regno di Schwantz: due “prime volte” per Joan Mir e Alex Rins
  • di Emanuele Pieroni
Per Alex Rins sarà il primo gran premio dopo essere diventato papà. Mentre per Joan Mir, che in Texas ha corso con una MotoGP solo nel 2019 da rookie, sarà la prima da campione del mondo
  • di Emanuele Pieroni
30 settembre 2021

Se dici Texas dici Kevin Schwantz e se dici Kevin Schwantz dici Suzuki. Ecco perché il GP delle Americhe ad Austin non è mai una gara come le altre per quelli della Suzuki: c’è da fare bene, davanti a chi con una moto di Hamamatsu ha scritto la storia.

L’ultima volta che si è corso nel circuito del Cota, non a caso, sul gradino più alto del podio c’è salita proprio una Suzuki, con Alex Rins che riuscì a mettersi alle spalle Valentino Rossi e ad approfittare di una caduta di Marc Marquez. Poi, nel 2020, il Covid19 ha negato la trasferta americana, e il ritorno sull’asfalto del Texas avrà un sapore ancora più particolare anche per i due piloti della Suzuki.

Perché uno, proprio Alex Rins, è fresco di bella notizia. Appena pochi giorni fa è diventato papà di un bambino e questo rappresenterà certamente una motivazione in più: “Comincerò il weekend con i bei ricordi del 2019 e spero davvero di poter ottenere un grande risultato anche questa volta - ha spiegato Rins - Perché la scorsa settimana sono diventato padre e questo mi motiva ancora di più per ottenere un buon risultato. So che la nostra moto può essere veloce su questa pista”.

Una consapevolezza che, invece, non può avere il campione del mondo in carica Joan Mir. Non certo per sfiducia verso la Suzuki, ma semplicemente perché per lui sarà solo la seconda (la prima da campione del mondo) volta su questa pista con una MotoGP: “Non conosco molto bene – ha detto - perché prima del 2019 ero nelle classi minori del Campionato del Mondo. Ho guidato la MotoGP in Texas solo nel mio anno da debuttante, perché non abbiamo potuto guidare negli Stati Uniti l'anno scorso a causa della pandemia. Ma è un percorso molto interessante che offre tanta varietà. Penso che la nostra moto possa essere forte qui".

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