Suppo (HRC): "La moto conta, ma sono i piloti a fare la differenza"

Giovanni Zamagni
Il Team Principal HRC ritiene Marquez, Pedrosa e Lorenzo inarrivabili anche nel 2014. "In MotoGP la differenza la fanno i piloti". "Rossi? Difficile che si giochi il mondiale" | G. Zamagni
31 gennaio 2014

Punti chiave

 




Livio Suppo, Team Principal HRC, fa il punto della situazione prima dei test invernali di Sepang.
 

LAVORO REPARTO CORSE - «Dopo i test di Valencia si raccolgono tutti i dati emersi dalle considerazioni dei piloti e si sviluppa la moto per la stagione successiva. Il montaggio viene fatto circa 10 giorni prima dei test dai meccanici dei rispettivi team».


20 LITRI - «Sicuramente la Honda ha una buona tecnologia sui consumi: per le grosse Case, si giustificano gli investimenti nelle corse solo con lo sviluppo per la produzione».


CENTRALINA UNICA - «Honda e Yamaha fanno fronte comune contro il software unico: è difficile che le Case accettino di non poter sviluppare l’elettronica nelle corse».


FUTURO MOTOGP - «Il regolamento tecnico incide solo in parte sui costi della MotoGP. Quando le Case hanno tanto interesse su un campionato, è difficilissimo limitare le spese: si vince o con i soldi o con le idee, ma quando ci sono i costruttori è difficile tenere i costi sotto controllo».


PILOTI - «Sono i piloti a fare la differenza. Nel 2003, la Yamaha fece un anno disastroso, poi nel 2004, con Valentino Rossi, dominò. Lo stesso per la Honda: negli anni bui, dopo Valentino, vinse solo con Hayden nel 2006 e se non ci fosse stato Pedrosa dal 2007 al 2010 per la HRC sarebbe stato un disastro. Nella MotoGP, i piloti contano più del resto».


STONER O MARQUEZ? – «Sia Stoner nel 2007 sia Marquez nel 2013 hanno conquistato il titolo contro ogni pronostico. Nel 2014, non credo ci saranno grosse sorprese: Marquez, Pedrosa e Lorenzo hanno il 33% di possibilità di vincere il titolo».


ROSSI: POCHE POSSIBILITA’ DI VITTORIA - «Sarebbe una grossissima sorpresa se Rossi potesse essere costantemente più veloce degli altri tre. Valentino ha fatto una carriera straordinaria, ma nel 2013 era sempre più lento degli altri: se dovesse tornare competitivo, farebbe un’impresa straordinaria».


MERCATO PILOTI - «E’ chiaro che l’obiettivo è tenere Marquez. Ma anche Pedrosa è un grande pilota, uno dei primi tre al mondo: l’anno scorso ha perso il titolo per 34 punti, dopo aver pagato episodi obiettivamente sfortunati. E’ presto per dire che non sarà più un pilota Honda nel 2015».


OPEN - «Il test di Valencia non ha espresso il reale potenziale della nostra Open: sicuramente a Sepang si capirà meglio il valore della nostra moto. Mi sembra comunque una formula interessante, positiva per la MotoGP».