Supersic corre a Valencia nel cuore di tutti

Supersic corre a Valencia nel cuore di tutti
Giovanni Zamagni
Il 58 è dappertutto: dentro al box del team Gresini, naturalmente, dove è stato posto un bellissimo striscione con la scritta: "E' stato un piacere e un onore lavorare con te" | G. Zamagni
3 novembre 2011

Poi lo vedi disegnato su un muro, dove ciascuno può lasciare una dedica, un pensiero, perfino un fiore per Marco Simoncelli. Il numero 58 sarà anche sulla tuta di Andrea Dovizioso, dalla parte del cuore naturalmente, sul casco di Alvaro Bautista, tatuato sul polso di Mattia Pasini, sui camion della Ducati, sulla carenatura di Loris Capirossi, che ha deciso di abbandonare per l'ultimo GP il suo amato 65 per il 58 dell'amico scomparso.

L'atmosfera è sicuramente mesta, anche se tutti reagiscono, ciascuno a modo suo. Lo fa naturalmente anche Valentino Rossi, che sabato indosserà un casco speciale, realizzato appositamente dall'amico Aldo Drudi.
"Quando penso al Sic - racconta teneramente - mi viene da sorridere, perché con lui ho passato sempre e solo bei momenti. Non ho mai pensato di smettere, perché correre, per un pilota, è la vita: sarebbe strano il contrario, non continuare a fare quello che ci piace".

Si va avanti, quindi, come è normale che sia. Non sarà al via Jorge Lorenzo, ancora convalescente dopo l'infortunio nel warm up in Australia, non ci sarà Colin Edwards, a causa delle fratture riportate nell'incidente di Sepang, ci sarà, ma non al meglio della condizione, Ben Spies, costretto a saltare le ultime due gare, perché ancora intontito dopo un paio di cadute.

In Moto2, difficilmente sarà al via Mac Marquez: lo spagnolo, sicuramente domani non proverà, ma, difficilmente, sarà in sella sabato: se rinuncerà al GP, Stefan Bradl sarà campione del mondo senza neppure scendere in pista.