Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP della Gran Bretagna

Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP della Gran Bretagna
Giovanni Zamagni
Marc Marquez ha la possibilità di “scappare”? I progressi fatti da Lorenzo sono dovuti alla gomma o sono reali? Ducati taglierà il traguardo con meno di 10 secondi di distacco? Il pilota può fare la differenza in partenza? | G. Zamagni, Silverstone
30 agosto 2014

Punti chiave

Marc Marquez ha la possibilità di “scappare”?

Sì, secondo l’analisi del passo gara, anche se Marquez, naturalmente, non si sbilancia. «Non si possono mai fare queste previsioni alla vigilia, incidono troppi fattori: partenza, scelta della gomma, sensazioni sulla moto e così via. Non posso però negare di essere a posto, di aver migliorato ulteriormente la messa a punto e di sentirmi a mio agio su questa pista, esaltante per la MotoGP, al di là delle troppe buche».


Cosa è successo a Dani Pedrosa in qualifica, solo quinto a 0”635 da Marquez?

Risponde Pedrosa: «Con la prima gomma, mi sono trovato davanti Aleix Espargaro, che aveva rallentato: non ho potuto completare il mio giro e sono dovuto rientrare ai box. Con la seconda, avevo la pista libera davanti, ma ho fatto un errore nel T2. Per la gara non sono messo male, anche se Marquez sembra avere un passo migliore. E attenzione a Dovizioso».


I progressi fatti da Jorge Lorenzo rispetto a venerdì sono dovuti solo alla gomma più morbida o sono reali?

Risponde Lorenzo: «Sinceramente non mi aspettavo questo risultato, ma poco alla volta siamo riusciti a migliorare la moto sia sulle buche sia in accelerazione. Siamo quindi più a posto rispetto a venerdì, ma con la 32 anteriore (la media, NDA), quella che si userà in gara, non siamo altrettanto efficaci. Però si può fare abbastanza bene».


Può essere questo il GP dove la Ducati taglia il traguardo con un distacco inferiore ai 10 secondi dal vincitore?

Risponde l’ingegnere Gigi Dall’Igna: «Siamo andati bene sia con la gomma da qualifica sia con quella da gara. Un risultato dovuto anche ai test fatti a Misano a inizio settimana, perché lì, finalmente, abbiamo potuto concentrarci meglio sul nuovo materiale e avere dei riferimenti che ti fanno fare un passettino in avanti. Diciamo che questa pista piace alla moto e ai piloti: si può fare bene».


Con tutte le “diavolerie” elettroniche presenti sulla MotoGP, il pilota può ancora fare la differenza in partenza?

Risponde Valentino Rossi: «Il pilota incide moltissimo in partenza, sia nella reattività allo spegnersi del semaforo sia nella modulazione della frizione: quindi sì, si può ancora fare la differenza. E’ un attimo perdere o guadagnare un paio di decimi».