Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Italia

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Italia
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Marquez andava sanzionato? Le tre frasi del GP
4 giugno 2018

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP d’Italia.


Quali sono state le chiavi del GP?

1) La costanza di Lorenzo. Negli ultimi GP, in Spagna e in Francia, aveva fatto vedere di essere veloce, questa volta è stato anche costante, gestendo al meglio le gomme. Ha fatto la differenza;

2) La gomma anteriore. Chi ha scelto la dura davanti – perché obbligato (come Yamaha e Honda) o per sicurezza (come Dovizioso) – ha sbagliato: altro elemento chiave del GP;

3) La foga di Marquez. Ha voluto spingere nonostante non avesse la possibilità di stare con le Ducati: probabilmente non è stato un errore decisivo per la vittoria – Lorenzo ne aveva di più e forse anche Dovizioso – ma per il podio sì;

4) La determinazione di Rossi. Nonostante fosse più in difficoltà dei piloti Suzuki a fine gara, ha fatto la differenza con la voglia di salire sul podio.


Marc Marquez andava sanzionato per il contatto con Danilo Petrucci alla seconda curva?

Petrucci è categorico: «Sono molto deluso, perché potevo fare podio, invece quello che è successo ha rovinato il GP a me a tutta la squadra, che aveva fatto un gran lavoro. Quando sei terzo alla prima curva e alla seconda uno ti butta fuori, c’è poco da fare. Meno male che c’era l’asfalto. Dicono a me che sono irruento, invece Marquez fa spesso queste manovre: nonostante quanto è stato detto in Safety Commission ad Austin, non è cambiato niente».

Io credo che l’entrata di Marquez sia stata molto aggressiva, leggermente fuori dalle righe, ma non la considero da sanzionare. Si può anche metterla così: è uno di quegli episodi che si sbaglia (o si fa giusto, a seconda di come la vedi) in qualsiasi modo decidi.


Cosa ha detto Maverick Vinales dopo l’ottavo posto a 11”060?

E’ stato piuttosto duro con la Yamaha. Ecco la sua dichiarazione: «Dopo il warm up pensavo addirittura di poter vincere, ma in gara ho girato un secondo più lento. Rischiavo di finire a terra a ogni curva, senza nemmeno spingere al massimo. Al primo giro ho preso un’imbarcata all’Arrabbiata2, riuscendo a non cadere non so per quale motivo. Yamaha mi deve dare una spiegazione: mi avevano promesso una moto per vincere, non per fare sesto o settimo».


Cosa è successo ad Aleix Espagaro, ritiratosi al 20esimo giro mentre era 12esimo?

Dopo aver effettuato una buona rimonta dalla 21esima posizione iniziale fino al 12esimo posto, il pilota dell’Aprilia è stato costretto a rientrare ai box a quattro giri dal termine “per il calo repentino della gomma posteriore”, come scritto sul comunicato stampa della Casa di Noale.


Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato)

Petrucci 1’48”001 (3); Dovizioso 1’48”019 (4); Rins 1’48”047 (4); Iannone 1’48”073 (2); Marquez 1’48”091 (2); Rossi 1’48”096 (2); Lorenzo 1’48”106 (2); Bautista 1’48”255 (6); Crutchlow 1’48”372 (6); Vinales 1’48”467 (9); Zarco 1’48”537 (8); A.Espargaro 1’48”544 (6).


Le tre più belle frasi del GP

3) Marquez: «Se un pilota che cade viene applaudito più di uno che vince, c’è qualcosa che non funziona»;

2) Rossi: «Si fanno sacrifici tutto l’anno per salire sul podio del Mugello»;

1) Lorenzo: «Non accetto che mi venga dato del bugiardo: ho sempre detto che con la Ducati si poteva vincere rimanendo in testa dal primo all’ultimo giro. Dico sempre la verità».

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