Marquez-Rossi, sorpasso regolare o irregolare?

Marquez-Rossi, sorpasso regolare o irregolare?
Giovanni Zamagni
Si discute sulla manovra di Marquez, perché avrebbe tagliato la chicane. Ma se si punisce una simile manovra, è la fine del motociclismo | G. Zamagni, Laguna Seca
22 luglio 2013

Punti chiave

 

LAGUNA SECA – Naturalmente si parla solo di quello, del sorpasso al quarto giro al Cavatappi di Marc Marquez su Valentino Rossi, simile (ma non proprio uguale) a quello che Rossi fece nel 2008 a Casey Stoner.
“Finalmente Marc ci ha vendicato” se la ridono i tecnici italiani al box di Marquez, gli stessi che allora lavoravano per Stoner. Il clima è molto differente rispetto a quello di cinque anni fa: nel 2008, Casey l’aveva presa malissimo, era andato su tutte le furie, mentre Valentino riconosce al rivale meriti e onori. E’ chiaro che gli brucia, ma Rossi, non solo è capace di vincere, ma anche di perdere.

“Sicuramente- ride - quel bastardo l’ha fatto apposta (tra l’altro, c’è una foto scattata giovedì, che documenta come Marquez passi con lo scooter sull’ormai famosissimo “tombino”, quasi a verificarne la tenuta. E anche venerdì e sabato, Marc era transitato più volte sul cordolo, in una sorta di prove generali, NDA). Appena ho visto la sua carenatura che si avvicinava, ho capito subito che ci avrebbe provato: oggi, però, non potevo resistere. Ho un credito nei suoi confronti…”.


Marquez sostiene che non avrebbe voluto passarlo in quel punto, ma che: “semplicemente sono arrivato un po’ lungo e mi sono trovato fuori dall’asfalto. Tutto qui”. Non è troppo convincente, ma è bello che tra Rossi e Marquez ci sia grande rispetto e, in fondo, anche affetto.
“Marc – specifica Valentino – è sempre stato molto carino con me. Anche Stoner, a un certo punto della sua carriera, aveva dichiarato che ero il suo idolo, ma non era assolutamente vero, mentre Marquez mi sembra sincero. Lui ha una buona attitudine alla lotta, prende le gare con la mia stessa filosofia. Io ho già vinto tanto, non è il mio momento cruciale, non mi sto giocando la possibilità di fare carriera: adesso tocca a lui”. Quasi un passaggio di consegne molto significativo.

 

LE REAZIONI DEL PADDOCK


Nella conferenza stampa, quando è il turno di Rossi a parlare, Valentino attacca ridendo: “Dov’è Livio Suppo (oggi Team Principal Honda, nel 2008 responsabile del progetto MotoGP Ducati, NDA)? Dopo il sorpasso del 2008, tu e Stoner mi avete “rotto le palle” per due o tre anni che il mio era un sorpasso irregolare: adesso cos’hai da dire?”. Suppo prende il microfono e risponde: “Ringrazio Marc perché, finalmente, mi ha vendicato”. Tutti ridono. Rossi non vuole sentire parlare di irregolarità e la voce girata nel paddock, appena finito il GP, che Lin Jarvis e Maio Meregalli, responsabili Yamaha, avevano fatto reclamo, viene poi ridimensionata: “Hanno solo chiesto di visionare le immagini” fanno sapere dalla Yamaha.
Ma il sorpasso è regolare o no? Tecnicamente, è vero che c’è un taglio di chicane, ma, a mio modo di vedere, se si considera punibile un sorpasso del genere bisogna smettere di fare le corse. E’ della stessa opinione Vitto Guareschi, team manager Ducati. “E’ un sorpasso in un punto dove si possono fare questi gesti che poi rimangono nella storia. Marquez è stato un figo a provarci e a rimanere in piedi: meno male che ci sono questi piloti”.

La pensa allo stesso modo lo stesso Valentino Rossi. “Lì, nel 2008, ho fatto uno dei più bei sorpassi della mia carriera, forse addirittura della storia del motociclismo. Oggi Marquez ha fatto uguale. Per riuscirci devi rischiare: forse, dal punto di vista regolamentare, non è perfetto, ma va anche detto che in quel punto non vedi la fine della pista, ti trovi fuori quasi senza accorgertene. Insomma, è giusto fare quel sorpasso”.

Livio Suppo, che nel 2008 era stato in qualche modo “obbligato” a prendere una posizione molto critica per difendere il suo pilota di allora, osserva che: “Il sorpasso è simile a quello effettuato da Rossi su Stoner, ma non uguale: Valentino arrivava da dietro e aveva incrociato la sua traiettoria con quella di Casey, con il rischio di un contatto, mentre in questo caso Marc era all’esterno, senza alcun incrocio di linee. E’ un taglio di pista? Dato che c’è un precedente, non sanzionato, nello stesso punto, sarebbe stato assurdo punirlo questa volta”.

 

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