Bradl in poleposition a Laguna Seca

Bradl in poleposition a Laguna Seca
Giovanni Zamagni
Pole position, a sorpresa, per Stefan Bradl, con Marc Marquez e Alvaro Bautista a completare la prima fila. Quarto posto per Valentino Rossi, sesto per Jorge Lorenzo | G. Zamagni, Laguna Seca
20 luglio 2013

Punti chiave

LAGUNA SECA – Pole position, a sorpresa, per Stefan Bradl, con Marc Marquez e Alvaro Bautista a completare la prima fila. Quarto posto per Valentino Rossi, sesto per Jorge Lorenzo e settimo per Dani Pedrosa. Solo ottava la prima Ducati, quella di Andrea Dovizioso.

Sono stati 15 minuti ricchi di colpi di scena, con il grande favorito Marquez tradito dalla troppa foga: mentre stava migliorando, con la seconda gomma morbida, il miglior tempo ottenuto con la prima, Marc è caduto alla curva otto e ha dovuto “accontentarsi” della seconda posizione. “Sono entrato un po’ troppo forte, ma ho provato lo stesso a dare gas e sono caduto. Succede, peccato” si è rammaricato, ma non più di tanto: il passo migliore rimane comunque il suo.


LA PRIMA DI BRADL

Così a conquistare il miglior tempo è stato Stefan Bradl (che era stato il più veloce anche nelle libere del GPvdi Germania), ancora in attesa di conferma dalla HRC per il 2014: per questo la sua pole è particolarmente importante. Bravo Stefan, che però, già in passato si era dimostrato veloce sul singolo giro: adesso deve fare un ulteriore passo in avanti in gara.
“Credo sia stato uno dei migliori giri della mia vita! Domani sarà un po’ differente, ma per il momento mi godo questo incredibile risultato” ha esultato il pilota del team Cecchinello.


PRIMA FILA HONDA, SECONDA YAMAHA

Dopo le libere, Rossi aveva detto: “Qui la honda ha qualcosa in più di noi”. Valentino si riferiva al passo gara, ma anche nel giro singolo le RCV hanno fatto la differenza, come conferma la classifica: tre Honda ai primi tre posti, tre Yamaha in seconda fila. Solo ottavo con la prima gomma morbida, Rossi è risalito fino alla seconda posizione con l’ultimo attacco, prima di essere superato nel finale da Bradl e Bautista. Per Valentino una prestazione un po’ al di sotto delle aspettative, ma che non cambia le prospettive per la gara: un posto prestigioso sul podio è alla sua portata. Quinto Cal Crutchlow, a dir poco imbufalito: il britannico, dopo aver distrutto una M1 nelle FP4, aveva a disposizione una sola moto, ma quando sono iniziate le qualifiche ha dovuto immediatamente tornare ai box perché un sensore non funzionava. Ha perso tempo, sfruttando una sola gomma morbida, che l’ha portato in quinta posizione, proprio davanti a Lorenzo.


LORENZO E PEDROSA SOFFRONO

Jorge, così come Pedrosa, settimo, soffre per il dolore alla clavicola sinistra: per entrambi si prospetta una gara piuttosto difficile. Male, ancora una volta, le Ducati, con Dovizioso che si deve accontentare dell’ottavo posto, dopo che ieri era stato terzo nelle libere.


QP1

Dani Pedrosa, undicesimo dopo le libere (aveva effettuato solo il turno di ieri pomeriggio) affronta per la prima volta le QP1, conquistando facilmente il primo posto in 1’22”017 (totalizzando appena quattro giri), con Randy De Puniet svelto a sfruttarne la scia e a ottenere il secondo posto utile per accedere alla QP2. Quarto – quindi quattordicesimo sullo schieramento – Alex De Angelis con la Ducati dell’infortunato Spies.


FP4

Il quarto turno di prove libere non conta per la determinazione della classifica, ma è il più significativo per l’analisi del passo. Il più veloce, ancora una volta, è Marc Marquez in 1’21”680, 0”210 più rapido di Stefan Bradl, 0”269 di Cal Crutchlow (caduto al decimo giro, fortunatamente senza conseguenze fisiche, alla terza curva), 0”425 di Alvaro Bautista, 0”502 di Dani Pedrosa, 0”541 di Jorge Lorenzo (dieci giri per lui, che ha aspettato 12 minuti prima di entrare in pista), 0”682 di Valentino Rossi e 0”701 di Andrea Dovizioso.
Il turno è stato sfruttato da tutti i piloti – Marquez compreso – per fare tanti lavori sulla moto, con i soli Pedrosa e Lorenzo soprattutto attenti a non commettere errori, per non affaticarsi troppo prima delle qualifiche. Tanti gli errori in questa sessione: Espargaro (caduto allo scollino del Cavatappi), un dritto di Dovizioso, sempre al Cavatappi, un largo di Bradl all’ultima curva.

L’analisi del passo dice: Marquez (con margine), Crutchlow (che però ha compiuto solo nove giri completi), Bautista (molto più competitivo rispetto agli ultimi GP), Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Bradl, Dovizioso.