Seconda giornata di test a Valencia
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- di Giovanni Zamagni
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VALENCIA – Dopo il bel sole del primo giorno, oggi a Valencia faceva decisamente più freddo e anche se non è mai piovuto, le condizioni dell’asfalto non erano sicuramente ottimali.
Si è quindi girato più piano di lunedì, ma le squadre hanno potuto sfruttare la seconda giornata di test per sistemare meglio le moto e cominciare a fare qualche modifica più significativa.
Come è ovvio che sia, molti team sono in ritardo, essendo praticamente al debutto. E’ inutile quindi fare troppe considerazioni sui tempi, anche se alcuni protagonisti, come il campione del mondo della 125 Julian Simon, lo spagnolo Toni Elais, il nostro Alex De Angelis, il giapponese Yuki Takahashi, stanno dimostrando di andare forte indipendentemente dalla moto.
La sorpresa, positiva, è quella di Claudio Corti, quarto e sempre nelle prime posizioni. Claudio ha sempre corso con le quattro tempi e proviene dalla Stock 1000, dove l’anno scorso ha conquistato il secondo posto nel campionato e si è già adattato molto bene alla nuova categoria.
«Mi diverto, questa moto mi piace, si guida bene: secondo me sarà un campionato divertente» spiega Corti, che potete anche ascoltare nell’intervista audio.
L’aspetto positivo è che ci sono sei moto differenti – RSV, Promoharris, Moriwaki, Suter, Tech3 e Scot – ai primi sei posti e l’impressione è che, a livello sportivo, potrà essere un campionato interessante.
Tecnicamente è un’altra storia, ma è bene dimenticarsi la 250 e il confronto dei tempi è impietoso: la pole position del 2009 (Alex Debon) era di 1’36”116, il giro più veloce in gara dell’ultimo GP (Hector Barbera) 1’36”866, il record della pista (Mika Kallio, 2007) 1’35”659. Ma siamo solo all’inizio, diamogli fiducia… Certo che nostalgia per i motori due tempi e quando si sente il rumore delle 125, anche loro qui a Valencia, scappa la lacrimuccia…
Domani terza e ultima giornata di test.
I tempi della Moto2 da Valencia
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