Rossi: "Stoner è in una bolla magica"

Rossi: "Stoner è in una bolla magica"
Giovanni Zamagni
"La Honda è migliore della Yamaha - dichiara Rossi -, ma Casey fa la differenza: sportivamente, è un peccato che si ritiri. Non siamo andati male, il mio passo è discreto" | G. Zamagni, Phillip Island
26 ottobre 2012

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PHILLIP ISLAND – Moderatamente ottimista: questo lo stato d’animo di Valentino Rossi al termine della prima giornata di prove libere del GP d’Australia.
«E’ andata abbastanza bene, siamo riusciti a migliorare nel pomeriggio. Ho fatto un buon tempo con le gomme usate, con le quali riesco a tenere un passo discreto: ho provato anche la posteriore dura, credo possa essere un’opzione per la gara, ma bisognerà vedere le condizioni meteo. Non sono lontanissimo da Bautista e Bradl (3-4 decimi, NDA): loro hanno fatto un po’ meglio nel giro singolo perché quando io ho montato la morbida ho cambiato anche la molla dell’ammortizzatore, perdendo in realtà qualche decimo, ma sul passo siamo più o meno uguali. Qui bisogna riuscire a trovare un buon bilanciamento della moto per non perdere troppo nei curvoni veloci e avere una buona trazione in uscita dalle curve a sinistra, altrimenti la gomma si scalda troppo e perde di efficacia. Qui l’asfalto è molto rovinato: la moto salta sulle buche e in certe situazioni, specie con la dura, la moto diventa difficile da controllare. Tolto Stoner, che qui fa veramente la differenza, gli altri non sono poi così lontani».


Cosa pensi della prestazione di Stoner?
«Beh, intanto, dico che si è meritato che gli abbiano intitolato la curva 3, visto i traversi che fa in quel punto… Qui Stoner ci mette molto del suo, riesce a entrare forte, ma, soprattutto, dà il gas prima degli altri e guadagna molto in accelerazione. Qui è a casa sua, ha vinto cinque volte consecutive, si crea un’atmosfera particolare e, in più, la Honda va molto bene. Qui è come in una bolla magica e, sicuramente, ci tiene molto a vincere».


Come vedi i valori di Honda e Yamaha su questa pista?
«Sono stato un po’ dietro a Pedrosa: anche lui lascia dei bei rigoni neri sull’asfalto. Mi sembra che la Honda va molto forte: nei punti dove bisogna mettere a terra i cavalli, guadagnano qualche decimo. Credo che Lorenzo dovrà dare il massimo se vorrà stare davanti a Pedrosa e conquistare qui il titolo».

 

Stoner non è sicuramente il pilota con il quale vado più d’accordo. Sportivamente parlando, però, è un peccato che smetta. Questo è fuori discussione

Da appassionato di moto a me spiace che Stoner non correrà più nel 2013; da rivale, puoi dire la stessa cosa?
«Diciamo così: Stoner non è sicuramente il pilota con il quale vado più d’accordo. Sportivamente parlando, però, è un peccato che smetta. Questo è fuori discussione».

 

DOVIZIOSO: “SI COMBATTE CON LA MOTO”

Andrea Dovizioso ha chiuso al quinto posto a 1”459 da Stoner e a quattro decimi da Jorge Lorenzo, come sempre miglior pilota Yamaha.
«Come sempre è molto difficile qui: Stoner a parte, tutti gli altri sono costretti a combattere con la moto. A causa del vento, sei costretto a fare delle linee differenti e, soprattutto, sei molto teso sulla moto, hai sempre paura di perdere il controllo. Sono abbastanza soddisfatto del lavoro svolto: il mio passo non è male, anche se ho usato solo la morbida posteriore. Devo migliorare in alcuni punti, dove non ero a posto con la moto e anche davanti ero un po’ al limite con la morbida».

Dovizioso spiega perché Stoner è così avvantaggiato a Phillip Island.
«Fa la differenza perché lui non ha percorrenza di curva: frena e dà gas, per lui non esiste la transizione centrale che, a causa del vento, diventa il punto critico per tutti gli altri piloti, ma per la particolarità di questo tracciato avrebbe grande vantaggio anche se non ci fosse il vento. Come fa la differenza è chiarissimo, riuscirci, però, è un’altra cosa. E’ proprio una questione di stile di guida: il suo talento è la grande sensibilità, se non hai quella non puoi fare le cose che fa lui: inizia a derapare molto prima di tutti gli altri».