Rossi: "Situazione critica, ma abbiamo sbagliato noi"

Rossi: "Situazione critica, ma abbiamo sbagliato noi"
Giovanni Zamagni
Valentino non cerca scuse: il decimo posto è dovuto a una messa a punto sbagliata. “Siamo in difficoltà in entrata e in accelerazione”, spiega. Su Dovizioso: “Può puntare al podio”. Sull’Aprilia: “Un bene che sia tornata” | G. Zamagni, Misano
12 settembre 2014

Punti chiave

MISANO ADRIATICO – Condizioni difficili, gomme sbagliate, assetto poco efficace, una caduta al mattino: nel decimo posto di Valentino Rossi c’è un po’ di tutto questo.

«Non sono contento – non si nasconde il campione della Yamaha -, soprattutto per come è andata nel pomeriggio: ho cercato di modificare, senza successo, l’assetto e il bilanciamento della moto per avere più trazione in accelerazione e anche in entrata di curva non ero veloce. Dobbiamo lavorare tanto, siamo più indietro delle aspettative. Siamo intervenuti sull’assetto da bagnato “standard”, decidendo di continuare su quella strada anche se non eravamo troppo competitivi, perché sappiamo che quello di base non è male, ma dobbiamo cercare di migliorarlo».


Tante cadute oggi e anche tu sei scivolato: perché?

«Per quanto mi riguarda, è stato a causa della gomma anteriore troppo dura, che non lavorava bene con una temperatura dell’asfalto inferiore ai 20 °C. Nel pomeriggio, con quella più morbida, la situazione è migliorata, ma noi non siamo andati nella giusta direzione».

 


Le immagini hanno mostrato una Honda più stabile in ingresso curva: è davvero così?

«Sì, la RC213V è più competitiva in ingresso curva, ma non è una novità. Credo che molto sia dovuto al cambio “seamless”: loro ci lavorano dal 2011, mentre noi ce l’abbiamo solo dall’anno scorso. I nostri ingegneri lo stanno sviluppando, speriamo di colmare il gap per la prossima stagione».


Domenica le previsioni dicono che ci sarà il sole, ma se dovesse piovere si potrebbe ripetere una situazione come quella del 1989, quando molti piloti “scioperarono” e si rifiutarono di correre per la pericolosità dell’asfalto?

«Sicuramente, il grip è molto basso con l’acqua, ma se utilizziamo la gomma più morbida all’anteriore, come abbiamo fatto nel pomeriggio, la situazione non è così estrema da non correre. Piuttosto, se piove molto forte si formano delle pozze che creano “acquaplaning”, ma questo avviene su tutte le piste».


Questa condizione può favorire la Ducati, che qui ha provato poco tempo fa?

«Per la Ducati, più piove e meglio è e sull’acqua vanno forte. Credo che soprattutto Dovizioso possa essere competitivo e lottare per il podio».


L’Aprilia ha annunciato il ritorno in MotoGP: cosa ne pensi?

«Sono cresciuto con loro, con l’Aprilia ho vinto due mondiali, è una Casa che mi ha dato tanto. E’ un bene per la MotoGP: il progetto è interessante, di almeno quattro anni e il team Gresini è abituato a stare davanti. Insomma, una bella notizia».

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