Rossi: "Pista difficile ma bellissima"

Rossi: "Pista difficile ma bellissima"
Giovanni Zamagni
Valentino si dice "abbastanza soddisfatto" del suo quinto tempo, ma "quei tre là" rimangono lontani | G. Zamagni, Silverstone
30 agosto 2013

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 SILVERSTONE – Il ritornello è più o meno sempre lo stesso: “Abbastanza soddisfatto, ma bisogna lavorare per stare con quei tre là davanti”. L’aspetto positivo del quinto posto di Valentino Rossi, a 0”746 dal compagno di squadra, è il gradimento verso una pista che, alla vigilia, sembrava metterlo particolarmente in difficoltà, quello negativo è il distacco da Lorenzo, ma anche da Marquez e Pedrosa: come dire che il podio è ancora lontano.

“Sono abbastanza contento di questo primo giorno di prove, specie considerando che a Silverstone non avevo mai girato con la Yamaha. In passato avevo sofferto tanto su questa pista, mentre oggi il feeling è decisamente migliore: il circuito è fantastico, difficile ma divertente, largo, lungo, oltretutto con una temperatura piacevole. Oggi abbiamo lavorato tanto sull’assetto, facendo parecchie modifiche: ho avuto buoni riscontri in frenata e ho anche potuto migliorare le linee. In particolare, nella seconda uscita pomeridiana ho fatto una buona serie di giri, poi, però, abbiamo modificato l’assetto nel tentativo di migliorare in uscita di curva, sbagliando però completamente strada. Insomma, come sempre, c’è ancora tanto da fare, anche perché Lorenzo è stato bravissimo, soprattutto con la gomma nuova: i suoi primi giri sono sempre micidiali, bisogna riuscire a essere veloce come lui all’inizio”.


Su una pista così lunga, da oltre 120 secondi, i 15 minuti delle qualifiche saranno ancora più difficili da sfruttare; quanti giri tirati si possono fare con la gomma? Si può pensare di cambiare strategia e provare a utilizzare una sola soffice posteriore e scegliere il momento giusto senza “traffico” in pista?
“Solitamente, il giro buono è il primo, ma anche il secondo può essere rapido: la verità è che io non sono mai stato bravo a essere subito efficace con la gomma morbida. Qui, se hai davanti un riferimento, ti può dare un bell’aiuto, ma con una pista così lunga non c’è tempo per fare calcoli. Pensare di utilizzare una sola morbida posteriore è un po’ rischioso, perché è molto difficile arrivare subito al limite con un solo giro”.

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