Rossi contro Stoner e Lorenzo contro Simoncelli

Rossi contro Stoner e Lorenzo contro Simoncelli
Giovanni Zamagni
Rossi contro Stoner, ormai un classico al quale si è aggiunta anche la sfida tra Lorenzo e Simoncelli. Un doppio dualismo fatto di accuse, contatti, sorrisi ironici, bugie, mezze verità, battute e risposte piccate | G. Zamagni, Le Mans
12 maggio 2011

Punti chiave

LE MANS – E’ successo anche a Le Mans: come è normale che sia, al giovedì tengono banco le chiacchiere – purtroppo poco legate alle corse – e si torna a parlare di quanto successo all’Estoril, in particolare il lunedì, quando Casey Stoner avrebbe rallentato volutamente Valentino Rossi proprio mentre stava tirando.
“Volevo vedere come andava la Ducati – dà la sua versione dei fatti l’australiano della Honda – mi sono messo dietro a Valentino, ma ho sbagliato la frenata e ho dovuto passarlo velocemente”. Una spiegazione che strappa un sorriso ironico a Rossi. “Dice così? E’ vero, non c’è nessun problema”. Per il momento, tra i due, l’argomento è chiuso.

Al contrario, Lorenzo torna a parlare di Simoncelli e delle sue presunte scorrettezze.
“Domani voglio andare a parlare nella Safety Commission (che dal 2003, dopo il mortale incidente di Daijiro Kato, si riunisce ogni venerdì, nda), perché il motociclismo non è uno sport di contatto: i sorpassi devono avvenire in modo pulito. Simoncelli è troppo aggressivo e certe manovre non si possono fare ad alta velocità”.
Davvero incomprensibile questa ennesima presa di posizione del campione del mondo: all’Estoril c’era stato un diverbio pubblico il sabato pomeriggio, su un fatto, peraltro, accaduto a Valencia 2010, mentre nel GP del Portogallo non è successo assolutamente nulla, visto che Sic si è steso dopo quattro curve. Insomma, quello di Lorenzo è un processo alle intenzioni, basato sul nulla: cosa dirà nella Safety Commission? Su quali prove accuserà Simoncelli di scorrettezze? Perché una presa di posizione simile? Jorge è un grandissimo pilota, ma alcuni suoi atteggiamenti fuori dalla pista sono quanto meno discutibili.

Meglio tornare a parlare di moto. A Le Mans, storicamente, la Yamaha è sempre andata fortissimo e Lorenzo, che domenica festeggerà il suo 150esimo GP iridato, sarà uno dei favoriti. Per essere sempre competitivo tornerà al set up del 2010, provato con successo nei test dell’Estoril, ma Jorge esclude che verrà usato anche il telaio dell’anno scorso: “Solo messa a punto”, specifica piccato.

Valentino Rossi e Nicky Hayden utilizzeranno invece il nuovo telaio, molto meno rigido, provato in Portogallo (e forse utilizzato già in gara, anche se al proposito non ci sono conferme).
“All’Estoril – racconta Vale – abbiamo provato tanto materiale e adesso la moto funziona meglio. E’ vero che alla fine il distacco dai primi era sempre di 1”1, ma quando ho provato la gomma Bridgestone 2012, quella che aveva permesso agli altri di abbassare notevolmente il proprio tempo, ero già un po’ cotto: in questo GP capiremo meglio il reale potenziale del nuovo telaio. In Portogallo ho avuto sensazioni positive, anche se non credo che queste modifiche siano sufficienti per risolvere tutti i problemi. Nei precedenti GP abbiamo visto che arriviamo abbastanza velocemente fino a un certo punto, ma poi gli altri migliorano più di noi: speriamo qui di fare un passo in avanti”.

Previsioni meteo: per il momento, danno sole per venerdì e sabato, più incerto domenica.