Rossi: "Ancora quarto, ancora fuori dalla festa"

Rossi: "Ancora quarto, ancora fuori dalla festa"
Giovanni Zamagni
Valentino più soddisfatto rispetto a Brno: "Qui sono sempre stato in difficoltà, oggi è andata meglio. Quei tre là vanno fortissimo, ma non sono imbattibili" | G. Zamagni, Silverstone
1 settembre 2013

Punti chiave

SILVERSTONE – Il solito quarto posto viene giudicato da Valentino Rossi in termini più positivi rispetto ai due precedenti di Indianapolis e Brno. Ma rimane sempre un quarto posto. “Sì, il quarto posto è un po’ come uno che va a una festa, ma viene lasciato fuori…” ironizza Valentino. Chiaramente, non è molto soddisfatto, ma Rossi cerca di sottolineare gli aspetti positivi.
“Sono più contento rispetto a Brno, perché su questo tracciato, negli anni scorsi, ho sempre fatto molto fatica ed era la prima volta che giravo con la Yamaha. Silverstone è una pista tosta, che mi piace molto, sulla quale abbiamo migliorato in tutti i turni: per questo sono meno deluso che a Brno. Ma rimane un quarto posto e 13 secondi dai primi sono troppi: quei tre stanno andando fortissimo, non è facile tenere il loro passo”.


Non è affatto facile, ma Rossi continua a crederci.
“Oggi sono partito molto bene, anche se poi mi ha subito superato Bradl e ho faticato un po’ a ripassarlo: eravamo un po’ “magri” con la carburazione, perché avevamo problemi di consumo (Valentino è rimasto senza benzina nel giro d’onore, NDA) e non riuscivo a tenergli la scia. Quando l’ho ripassato sono poi andato a prendere Bautista, che ho battuto in un’altra sfida all’ultimo giro: vuol dire che mi sto tenendo allenato per quando me la giocherò con quei tre là”.


Dall’inizio dell’anno, però, ripeti che ti manca poco per stare con “quei tre là”: cosa ti fa pensare che riuscirai a ridurre il distacco nei prossimi GP?
“E’ molto difficile annullare il distacco, perché loro stanno andando fortissimo, ma non è impossibile. A Brno avevo tanti problemi di sottosterzo, che ho patito anche qui fino alle prove: oggi abbiamo fatto una modifica importante e ho potuto guidare meglio, togliendo un po’ di decimi rispetto a ieri. Quei tre rimangono lontani, ma considerando che questa non è una “mia” pista, abbiamo fatto un bel passo in avanti, girando più forte rispetto alle prove”.


Psicologicamente è più frustrante una situazione come quella dell’anno scorso, quando il distacco era elevatissimo, o quella attuale, con una differenza contenuta, ma comunque difficile da colmare?
Rossi risponde ancora prima della fine della domanda: “Peggio gli anni scorsi, senza dubbio”


Parli sempre di problemi in frenata, anche dovuti alla carcassa più morbida della gomma rispetto agli anni passati, mentre Lorenzo dice che è un problema di moto, non di pneumatico: qual è la situazione?
“Le gomme, alla fine, sono uguali per tutti: bisogna fare il massimo con queste. Io, rispetto ai tre spagnoli, sono un po’ più alto e pesante, quindi stresso maggiormente la carcassa, ma è chiaro che ha ragione Lorenzo: è soprattutto una questione di moto. La Honda ha un anteriore che gli permette di far scivolare il posteriore, mentre noi dobbiamo forzare tanto sull’anteriore, consumando maggiormente le gomme”.


Quando arriverà il cambio “seamless”?
“I giapponesi ci hanno detto che è vicino, di avere pazienza. Quanto vicino, però, non lo so. Poi, per il futuro, bisognerà pensare a come sfruttare meglio le gomme”.


Fra due settimane si va a Misano.
“Sì, adesso ci vuole un po’ di riposo, perché 3 GP consecutivi sono stressanti. Poi c’è Misano, dove sono sempre andato bene con la Yamaha e nel 2012 avevo fatto secondo con la Ducati. Misano è vicino a Tavullia, è il GP di casa: ci saranno tante motivazioni”.


Lorenzo è fuori dalla lotta per il mondiale?
“39 punti sono tanti, ma non è impossibile recuperarli: in sei gare può succedere di tutto, come si è visto anche oggi nel warm up”.