Le pagelle di Silverstone

Le pagelle di Silverstone
Giovanni Zamagni
I piloti sul podio sono ovviamente i primi della classe, molto bene anche De Puniet, Hayden e Simoncelli. Gara da dimenticare per Edwards, Capirossi e Melandri | G. Zamagni, Silverstone
21 giugno 2010

Punti chiave


SILVERSTONE VOTO 8
Un circuito fantastico, bellissimo, difficile e tecnico, con curve velocissime e tratti lenti. Come ha detto Melandri, sarebbe da 10 e lode se l’asfalto non fosse terribilmente “bucato”. E, aggiungo io, non sarebbe male se facesse un po’ più caldo…


JORGE LORENZO VOTO 10
Fuori Rossi, la pressione è passata su Jorge Lorenzo, obbligato a vincere a ogni costo. Ma questo Lorenzo è più forte di tutto e di tutti e a Silverstone la sua superiorità è stata perfino imbarazzante. In cinque gare ha fatto tre primi e due secondi: chi lo può battere?


ANDREA DOVIZIOSO VOTO 9
Rispetto al passato, di Andrea colpisce la determinazione e la volontà. Sicuramente, la Honda (voto 8) è cresciuta molto rispetto al 2009, ma il passo più grande sembra averlo fatto il pilota. Come dice lui, gli manca solo un po’ di velocità e deve essere competitivo anche nei circuiti a lui meno congeniali. Assen è uno di quelli: arriva al momento giusto.


BEN SPIES VOTO 9
Il texano della Yamaha (voto 9,5) convince sempre di più, soprattutto nell’approccio alle gare. Spies non esagera mai, fa esattamente quello che deve fare, sfruttando un talento assoluto. A Silverstone partiva alla pari degli altri (nessuno conosceva la pista) e ha sfruttato alla grande l’occasione e una M1, non dimentichiamolo, fantastica.


NICKY HAYDEN VOTO 7
Ha corso bene e con grande tenacia, ma un evidente errore nell’ultimo giro ha privato lui e la Ducati (voto 8) del primo podio stagionale, spianando la strada a Spies. E’ comunque molto costante e sta facendo esattamente quello che la Ducati si aspettava facesse quando l’ha ingaggiato l’anno scorso.


CASEY STONER VOTO 6
Purtroppo, in questa stagione così negativa, c’è sempre qualcosa che non va. Dopo prove difficili, Stoner aveva il passo e la potenzialità per salire sul podio, se non addirittura tentare di infastidire Lorenzo, ma una partenza disastrosa ha compromesso la sua gara. Con una bella rimonta, si è ricongiunto al gruppetto in lotta per il podio, ma quando sembrava avere il ritmo addirittura per arrivare secondo, ha nuovamente rallentato. Difficile capirci qualcosa.


RANDY DE PUNIET VOTO 8
Ha rallentato un po’ nel finale, ma è stato uno dei grandi protagonisti del fine settimana, bravissimo in prova e tenace in gara. E’ spesso il migliore tra i piloti Honda clienti: bravo.


MARCO SIMONCELLI VOTO 7
Si conferma in crescita costante. E’ stato a lungo vicino a Ben Spies, per poi calare nel finale, perché ancora non gestisce al meglio le gomme consumate. Ma se pensiamo com’era messo due mesi fa, non si può che fargli i complimenti.


DANI PEDROSA VOTO 5
La caduta nel warm up, dopo quella delle qualifiche, gli ha tolto sicurezza, anche se nel primo giro Dani Pedrosa non ha avuto paura a prendere dei rischi con le gomme fredde. Poi è calato vistosamente, incapace di controllare l’anteriore della moto. “Mi scappava di mano a ogni curva” ha commentato. Certo è difficile spiegare come un pilota possa vincere in quel modo al Mugello, per poi naufragare in questo modo due settimane dopo.


COLIN EDWARDS VOTO 4
Non va più nemmeno a spingerlo, secondo qualcuno rallentato da un male oscuro tipo quello dell’anno scorso di Casey Stoner. E’ anche per questo motivo che la Yamaha, che a Silverstone lo avrebbe dovuto ufficializzare come sostituto di Valentino Rossi, sta prendendo tempo.


LORIS CAPIROSSI VOTO 4
La Suzuki (voto 4) è un disastro e Loris è completamente demotivato.


MARCO MELANDRI VOTO 4
In prova aveva dimostrato di avere un buon passo, ma ha vanificato tutto per la troppa foga, cadendo al primo giro mentre era settimo, proprio alle spalle di Spies.