MotoGP. Vinales/Yamaha: cosa succede adesso?

MotoGP. Vinales/Yamaha: cosa succede adesso?
Giovanni Zamagni
Dopo la sospensione dal GP d’Austria, nei prossimi giorni si saprà il futuro del pilota spagnolo. Due le ipotesi: licenziamento o perdono. Al momento non ci sono certezze, si possono fare solo ipotesi in base agli elementi raccolti da moto.it nel paddock
19 agosto 2021

Siamo arrivati alla decisione finale: nei prossimi giorni, probabilmente lunedì, verrà comunicato da Yamaha il futuro di Maverick Vinales dopo la sospensione dal GP d’Austria per aver tentato di rompere i motore della sua M1.

Sabato scorso sono arrivate le scuse di Vinales, per la verità poco convincenti: è sembrato già un atto dovuto, consigliato dal manager del pilota, più che un pentimento vero e proprio.
Ma questa è solo una sensazione ed è difficile sapere se le scuse basteranno per far finire a Maverick la stagione in M1: la scelta finale verrà fatta in Giappone, dopo l’incontro (telematico) avuto oggi con Lin Jarvis, responsabile corse Yamaha, e Maio Meregalli, team manager.

Due le possibilità: licenziamento immediato o assoluzione e reintegro del pilota.
Vediamo nel dettaglio, ricordando che queste sono ipotesi basate su elementi raccolti in Austria, ma rimangono ipotesi.

Vinales: licenziato. Probabilità: 80%

Personalmente credo che le scuse di Vinales - ripeto: peraltro poco convincente - non siano sufficienti e ricucire uno strappo troppo profondo.
La parte “europea” della Yamaha la sua decisione l’ha presa, non c’è modo di tornare indietro. La Casa giapponese ritiene che quanto fatto da Maverick sia troppo grave e abbastanza per arrivare al licenziamento secondo la formula della “giusta causa” che, naturalmente, avrebbe implicazioni importanti anche a livello economico: non solo il pilota perderebbe lo stipendio da qui fino al termine della stagione, ma rischierebbe anche di essere citato “per danni”.

Se questa sarà la soluzione, sono in tanti gli appassionati che sognano di vedere Vinales già sull’Aprilia dai prossimi GP, ma non so quanto questa strada sia percorribile a livello contrattuale. E a Noale, giustamente, prima di far correre lo spagnolo vorranno essere sicuri al 110% di poterlo schierare senza implicazioni legali.

Se Vinales venisse effettivamente licenziato, bisognerà trovare il sostituto. Yamaha vuole schierare Cal Crutchlow, che, a sua volta, verrebbe sostituito nel team satellite da Jake Dixon, ma bisogna convincere Crutchlow, che in Austria aveva dichiarato: “Ho deciso di ritirarmi, prima di correre fino al termine della stagione devo consultarmi con la mia famiglia”.

Se Cal dovesse dire di no, per Yamaha sarebbe un altro problema da risolvere.

Vinales: perdonato. Probabilità 20%

Solo i giapponesi della Yamaha, con i quali Maverick aveva firmato direttamente il contratto nel 2020, potrebbero imporre alla squadra ufficiale di farlo tornare in sella.
Sarebbe forse la migliore soluzione per l’immagine di un campionato che non sta certo vivendo un buon periodo: chissà se Carmelo Ezpeleta può intervenire in qualche modo per non perdere un pilota che comunque quest’anno ha vinto un GP.

Difficile però che il numero uno della Dorna possa intromettersi in vicende private di una Casa, oltretutto giapponese, dove le questioni di principio sono prioritarie.
Forse una eventuale mancanza di un sostituto potrebbe essere un elemento improntate per prendere una decisione di “assoluzione”, la più comoda per tutti.

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