MotoGP, Valencia 2015. Rossi: "Sono ancora infastidito"

MotoGP, Valencia 2015. Rossi: "Sono ancora infastidito"
Giovanni Zamagni
Ai microfoni di SKY, Valentino commenta: “Sono ancora infastidito per quello che è successo”. La giornata, però, è stata positiva. “Siamo partiti subito bene e abbiamo migliorato continuamente, azzeccando tutte le mosse. Ma che tristezza dover partire dall’ultimo posto”
6 novembre 2015

VALENCIA – In diretta televisiva, ai microfoni di Sky, gli scappa un: «Sono ancora infastidito da quello che è successo, c’è ancora un leggero sottofondo di tiramento di c…». Inevitabile, anche perché Valentino Rossi è partito forte a Valencia, con un buon passo, non il migliore, ma consono, in condizioni normali, a stare davanti e difendere i sette punti di vantaggio. Partendo dall’ultima casella sarà naturalmente tutto complicato: normale, quindi, rimuginare sulla penalizzazione ricevuta. Ecco perché Rossi è sotto tono, anche se soddisfatto del lavoro svolto.
 

«E’ stata una buona giornata, sono sempre stato competitivo, ho migliorato durante il turno e ho ottenuto il mio miglior crono all’ultimo passaggio con le gomme usate. Bisogna mantenere la concentrazione e sarà fondamentale avere un buon passo. Nelle FP2 abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti e sono andato più forte, riuscendo a essere competitivo, specie con le gomme dure. Poi ho provato la morbida al posteriore: la moto è più facile da controllare nei primi giri, ma peggiora alla distanza. In ogni caso, come primo giorno può essere considerato positivo».


Hai lavorato sempre nello stesso modo o avete modificato qualcosa considerando la penalità?

«E’ stato un venerdì come sempre, abbiamo lavorato come al solito. Potrebbe cambiare qualcosa in Q2, perché non dovendo fare il tempo potrei sfruttare i 15 minuti per preparare meglio la gara, ma sarà molto difficile, perché ci sarà molto traffico, piloti che rallentano per aspettare una scia o per rientrare ai box. Non abbiamo ancora fatto il piano, ma credo che anche in Q2 farò come sempre».


Dopo tanta tensione, come è stato rimettere il casco in testa?

«La gioia e il gusto di guidare la M1 anche a Valencia ti fa dimenticare tutto: è un bel modo per rilassarsi. Io e la squadra siamo molto concentrati: anche se sarà difficile difendere i sette punti, bisogna comunque chiudere con una buona gara».


Sei partito subito bene: maggiore motivazione o questione tecnica?

«Sicuramente c’è un pochino di motivazione in più a partire subito forte, ma credo che sia soprattutto una questione tecnica: abbiamo azzeccato tutte le mosse. Anche nel 2014, nelle FP1 ero andato bene, ma poi nelle FP2 avevamo perso la strada: quest’anno, invece, abbiamo progredito continuamente».


La posizione di partenza influenzerà la scelta della gomma?

«Bisogna valutare tanti elementi: è ancora presto per dirlo».


Prima di Sepang dicevi che ti alzavi al mattino e pensavi ai punti di vantaggio in classifica, adesso cosa pensi?

«Sicuramente c’è più tristezza e meno stress: così è veramente difficile».