MotoGP test. Márquez: "Pensavo di non poter guidare"

MotoGP test. Márquez: "Pensavo di non poter guidare"
Giovanni Zamagni
"In qualche punto facevo molta fatica", ha detto Márquez, che nel primo giorno di test era più concentrato sul suo stato di salute che sul cronometro
6 febbraio 2019

Dopo la prima giornata di test a Sepang, questo è stato il commento di Marc Márquez: "In qualche punto facevo molta fatica".  "Sono molto contento di essere tornato in moto: oggi mi sono concentrato solo sulle mie condizioni fisiche, raccogliendo pochi dati sulla moto. Se domani potrò spingere di più, cercherò di fare un po’ di giri consecutivi per avere più informazioni. Dopo il primo giro pensavo di non poter guidare; poi, ho preso più confidenza e ho modificato lo stile di guida per le curve a sinistra, anticipando la frenata per non prendere rischi, e sono andato meglio. In qualche punto facevo molta fatica, come nei cambi dalla 5 alla 6, e soprattutto, alla curva 9. A destra invece non avevo alcun problema. Ho fatto pochi giri perché avevo poca forza. Tornare in sella, dopo un inverno così faticoso e noioso è stato per me e per il mio corpo una scarica di adrenalina. Come ho già detto, il danno alla spalla era superiore alle aspettative, tanto che mi è uscita anche quando ero sul lettino e mi hanno messo la maschera per addormentarmi. Era prevista un’ora di operazione, invece ce ne sono volute quattro: ecco perché i tempi di recupero sono lunghi. Ma fare questi tre giorni di test è importantissimo: fortunatamente siamo partiti già con un pacchetto buono, siamo messi meglio che in passato. Stiamo crescendo passo passo, lavorando soprattutto sul motore. Su quello posso dare indicazioni abbastanza precise, mentre devo stare attento a dare giudizi sulla guida, perché non posso spingere al 100%: il motore ha guadagnato degli aspetti positivi, ma è emerso anche qualche difetto, dobbiamo studiare bene i dati. E’ un grande aiuto avere Bradl in pista: lui è veloce e molto preciso nei commenti, è importante per lo sviluppo».